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E' nata Chiara. A Mori una coppia di richiedenti protezione internazionale da poco ha festeggiato il lieto evento

Martedì 4 ottobre, alle 20.30 presso l'oratorio del paese, si terrà l'incontro di "Trovarsi altrove. Migrazioni tra miti e realtà". Ci sarà la proiezione del cortometraggio "Il lato oscuro dei pomodori italiani"

Di Giuseppe Fin - 29 settembre 2016 - 20:10

A una bimba è stato dato il nome Chiara. È una storia di integrazione ed è stata scritta a Mori, dove una coppia di richiedenti protezione internazionale ha festeggiato da poco il lieto evento e ha scelto un nome italiano per la loro piccola.

 

Il progetto di accoglienza a Mori, coinvolge Parrocchia, Gruppo missionario, Caritas, Cinformi, Atas, Astalli, Punto d’approdo e alcuni volontari. L'apertura degli alloggi del Comune risale al 15 settembre 2015 con 6 persone da Costa D'Avorio, Mali e Pakistan. Altre 4 sono in un alloggio di Atas e provengono da Ghana e Nigeria.

 

In questo primo anno sono molte le attività in cui i ragazzi si sono impegnati: il servizio ambiente a Rovereto, la Ganzega, la colletta alimentare, il volontariato a Mandacarù a Mori, il volontariato al Grest di Rovereto, all'allestimento della notte verde, per la raccolta di ferro e mobili a Mori. Sono stati attivati quattro tirocini formativi con possibilità di assunzione, di cui uno in un ristorante a Mori. Tre persone hanno trovato piccoli lavori nella vendemmia o nel volantinaggio. Una persona ha concluso il periodo di accoglienza e ha trovato una sistemazione in un appartamento privato, una uscirà a breve ed entrerà in un alloggio di Atas a Rovereto. Dal 2015, su 10 persone, finora in 2 hanno ottenuto i documenti per rimanere in Italia. I richiedenti asilo ospitati a Mori frequentano corsi di cultura e lingua italiana, di informatica e corsi formativi a seconda della loro pregressa esperienza. Numerose iniziative sono state organizzate anche per coinvolgere la comunità di Mori, far conoscere i richiedenti asilo e sensibilizzare sul tema delle migrazioni forzate.

 

Proprio a Mori martedì 4 ottobre, alle 20.30 presso l'oratorio, si terrà l'incontro di "Trovarsi altrove. Migrazioni tra miti e realtà". Un momento nel quale l'assessore comunale Roberto Caliari traccerà il bilancio di un'esperienza di accoglienza che sta dando ottimi frutti. Sarà anche l'occasione per parlare di "Il lato oscuro dei pomodori italiani", con la proiezione del cortometraggio di Stefano Liberti e Mathilde Auvillain.

 

Ad intervenire sarà Fabio Ciconte, giornalista, direttore dell'Associazione ambientalista Terra! Onlus e portavoce della campagna Filiera Sporca contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Caliari spiega: «Norme europee, che favoriscono l'esportazione, fanno sì che i pomodori in scatola italiani vengano venduti in Africa a prezzi inferiori di quelli acquistati sul posto. Un meccanismo che genera disoccupazione e conseguente migrazione: un meccanismo perverso dell'economia, come a dire che i profughi li creiamo noi per muovere i nostri commerci». Ad accogliere la comunità, alle 20, ci sarà un piccolo aperitivo organizzato dai richiedenti di Mori, per condividere quanto prodotto nell’orto da loro realizzato.

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