Coprono la targa della moto e forniscono false generalità, in manette un "latitante"
L'uomo di 26 anni era "latitante", mentre il complice era stato appena scarcerato a luglio. La Guardia di finanza insospettita dal continuo circolare su via Vannetti

TRENTO. Due uomini sono stati arrestati, giovedì 3 novembre, in flagranza di reato per falsa testimonianza, falsa dichiarazione e possesso ingiustificato di attrezzatura da scasso. Giudicati per direttissima, un uomo di 26 anni "latitante" è stato accompagnato in carcere, mentre al complice è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Trento.
Intorno alle 9, gli agenti della Guardia di finanza si sono insospettiti nel vedere due persone, con volto coperto da caschi e passamontagna, a bordo di una moto di grossa cilindrata transitare ripetutamente su via Vannetti, indicando le telecamere di videosorveglianza. I finanzieri hanno quindi bloccato i due uomini, rilevando prima che la targa ufficiale della moto era stata coperta da un targa associata ad un mezzo agricolo, e quindi, dopo una perquisizione, hanno rinvenuto diversi attrezzi da scasso e un paio di cacciaviti lunghi circa 40 centimetri.
L'uomo di 26 anni, nel tentativo di eludere i controlli, si è presentato sotto falso nome e ha dichiarato alle forze dell'ordine di essere privo di documenti di identità. Le Fiamme Gialle non si sono però fidate e hanno deciso di sottoporre il 26enne ai rilievi delle impronte digitali. L'uomo è risultato un “latitante”che, nel mese di settembre, era riuscito a sottrarsi all'esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione per delinquere e furto aggravato.
Il complice era stato invece scarcerato nel mese di luglio, dopo aver scontato una pena detentiva per una condanna di associazione per delinquere e furto aggravato.
