Carcasse di bici, la polizia locale: "Ad ogni uscita 25 rimozioni"
Ecco che fine fanno le bici in stato di abbandono

TRENTO. Bici senza ruote, con la sella mancante oppure con un telaio talmente accartocciato da renderne difficile il riconoscimento. In città sono diversi i punti dove si possono trovare bici lasciate al proprio destino, abbandonate a ringhiere o, ancora peggio, legate agli appositi parcheggi rendendone difficile l'utilizzo da parte degli altri utenti. A Trento, tre volte all'anno, la polizia locale esegue una ricognizione del territorio e rimuovere 25 scheletri di biciclette ad ogni intervento.
“Da circa due anni – ha spiegato il comandante della polizia locale di Trento, Lino Giacomoni – abbiamo fatto una regolamentazione attraverso la quale non appena riceviamo una segnalazione che ci sono in un dato luogo delle bici in stato di abbandono e quindi con organi importanti mancanti come selle, ruote o altro, facciamo una ricognizione e le mappiamo”.

La mappatura consiste nella verifica del mezzo, il rilevamento della posizione e il posizionamento di una sorta di avviso. “Allo scheletro della bici – ha spiegato ancora il comandante – mettiamo un avviso all'interno del quale indichiamo il termine di 20 giorni per rimuovere il mezzo in stato di abbandono. Decorso questo termine, se il mezzo è ancora presente e non è funzionante viene rottamato”.
Ad intervenire è la Polizia locale di Trento assieme a Dolomiti Ambiente che prelevano il mezzo e lo portano presso il Centro di raccolta materiali. “Sono tre i passaggi che facciamo all'anno – ha concluso Giacomoni – e ogni volta preleviamo circa 25 bici che finiscono smantellate”.