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"A bordo di quell'aereo per Medellin c'erano dei grandi amici del Trentino"

Lettera di cordoglio inviata a il Dolomiti dall'azienda di Rovereto "Industrio" per ricordare gli amici, soci e imprenditori che sono precipitati assieme al club Chapecoense. "Su tutti Décio Burtet socio di importanti progetti e joint ventures italo-brasiliane con l’azienda di Gardolo Optoi Microelectronics"

Di Luca Pianesi - 01 dicembre 2016 - 20:27

MEDELLIN. C'erano imprenditori, amici e soci di Industrio Ventures, l'acceleratore d'imprese di Rovereto fondato da Alfredo Maglione, Alberto Gasperi, Alessio Romani e Jari Ognibeni su quell'aereo. E alcuni brasiliani si sono salvati proprio perché erano qui in Trentino, in visita, forti del loro gemellaggio con imprese del mondo della ricerca e dell'innovazione nostrana. Altrimenti, assieme ai colleghi morti tragicamente quel giorno, sarebbero dovuti salire anche loro su quel volo maledetto. L'areo a noleggio che il 28 novembre è precipitato nei pressi di Medellin, in Colombia, mentre trasportava la squadra di calcio brasiliana della Chapecoense (il cui presidente era un Pallaoro, Luiz Sandro Pallaoro, di lontanissime origini trentine) e tante altre persone. Sono state 71 le vittime (77 erano i passeggeri a bordo). A fare notizia, in tutto il mondo, è stata prima di tutto la storia della squadra di calcio brasiliana che, partita dalla serie D, in pochi anni era diventata una "grande" del Futbol arrivando a giocarsi la finale della Copa Sudamericana contro i colombiani dell'Atlético Nacional. E il volo di lunedì serviva proprio a trasferire il club in terra colombiana per giocare il grande match.

 

Il destino, però, si è trasformato in incubo. Un incubo che, su quell'aereo, hanno vissuto anche altre persone, oltre ai calciatori. Tra loro professionisti legatissimi al Trentino e che qui conservavano amicizie e affetti. Ed ecco, allora, il prezioso ricordo di chi li ha conosciuti bene. "Industrio si unisce al dolore dei parenti e degli amici delle vittime - comunicano i dipendenti e i dirigenti dell'azienda che ha sede al polo della Meccatronica di Rovereto - della città di Chapecó, e spera che i superstiti si ristabiliscano al più presto. La tragedia tocca anche Industrio, perché tra le vittime vi sono soci e amici, imprenditori di grande spessore professionale e morale che in questi anni di duro lavoro hanno contribuito a rafforzare la partnership imprenditoriale, scientifica, culturale ed economica tra il Trentino e lo stato di Santa Catarina nel sud del Brasile, in particolare attraverso un gemellaggio molto promettente proprio con la città di Chapecó. In particolare si vuole ricordare Décio Burtet, 41 anni, socio di importanti progetti e joint ventures italo-brasiliane con l’azienda di Gardolo Optoi Microelectronics (che produce sensori optoelettronici in silicio e sistemi elettronici smart), convinto fautore dell’amicizia trentino-brasiliana, uno dei più convinti promotori in Brasile del modello di innovazione trentino".

 

"Gli sforzi e la professionalità di Burtet - proseguono da Industrio Ventures - si erano rivelati indispensabili per lanciare Chapecó Investimentos e Duon Microelectronics, società di innovazione tecnologica e sensoristica microelettronica con sede a Chapecó, nello stato di Santa Catarina. L’azienda, frutto di una cooperazione con Optoi Microelectronics e con la ricerca trentina, è una delle punte di diamante e progetto di riferimento del nascente ecosistema dell’innovazione della città di Chapecó. Proprio in questi giorni un’importante delegazione brasiliana era in Trentino con l’obiettivo di rafforzare la partnership tecno-scientifica con i soggetti del nostro sistema locale, in primis entrando nel capitale di Industrio come soci sostenitori. Proprio il proseguimento della loro visita nel nostro territorio ha fatto sì che non prendessero parte al tragico volo di rientro". 

 

"In calce al comunicato si trova la foto scattata subito dopo la firma dell’accordo: con tale foto Industrio vuole ricordare un’amicizia sincera, profonda e fattiva, che rimarrà nel cuore di tutti e che continuerà a dare i suoi frutti negli anni a venire, con ancora più motivazione, impegno e responsabilità".

 


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