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Aspettano una corriera e arriva un bus di linea, 700 chilometri di odissea per il Coro di Montagnaga

La ditta Pegoraro di Levico Terme fornisce, incredibilmente, un autobus di linea per un viaggio a lunga percorrenza. Il Coro parrocchiale ha raggiunto Gorizia in Friuli Venezia Giulia dopo 9 ore di viaggio fra rumore e scomodità. Il noleggiatore risponde: "Beh è un mezzo omologato" 

Di Luca Andreazza - 22 ottobre 2016 - 10:41

TRENTO. Domenica 16 ottobre, autobus di linea pronto. Cinture allacciate, si parte. Non si tratta di un normale servizio scolastico oppure di un collegamento urbano. Un autobus di linea è infatti il mezzo messo a disposizione al Coro Parrocchiale di Montagnaga dalla ditta Pegoraro di Levico Terme e dal Consorzio Trentino Autonoleggiatori per il viaggio andata e ritorno da Baselga di Pinè in quel di Aquileia in provincia di Gorizia (Friuli Venezia Giulia).

 


Una trasferta pianificata in settembre, circa 700 chilometri e 9 ore di viaggio, e un servizio di 1.200 euro saldato in largo anticipo. Questo il viaggio al quale 50 persone (giovani e meno) sono state costrette fra sedili scomodi, un mezzo a pianale ribassato e il costante rumore del motore sotto sforzo in autostrada nel tentativo di raggiungere la meta finale.

 

Missione fortunatamente riuscita, i comfort un optional, ma se non altro, per i passeggeri prenotare la fermata all’autogrill si sarà dimostrato particolarmente comodo azionando l’apposito pulsante.

 

Da un lato, il Consorzio Trentino Autonoleggiatori, nato nel 1999, che raggruppa 132 aziende e oltre 600 pullman sul territorio. Il consorzio si dovrebbe porre quale filtro e referente unico verso pubblico e privati al fine di garantire uniformità di qualità nei servizi di trasporto grazie alla sua capillare presenza in Trentino.

 

Dall’altro la ditta Pegoraro di Levico Terme, associata a Cta da 13 anni, che vanta 40 anni di esperienza e storia nel settore.

 

Nel mezzo il Coro Parrocchiale, che sentitosi in forte imbarazzo al punto di ritrovo nel vedere un autobus di linea spuntare anziché un gran turismo, ha provato a contattare il titolare della ditta Pegoraro per chiedere spiegazioni. L’organizzazione però si è sentita rispondere un semplice, sufficiente e laconico: “Beh è un mezzo omologato (ride)”.

 

"Cta invece si è mostrata molto disponibile - spiega l'organizzatore - il Consorzio si è dissociato dal comportamento della ditta Pegoraro, si è scusata per il disservizio e sembra che rimborserà parte del servizio in quanto non considerato di qualità".

 

In attesa però di buone nuove, per ora ridono solo la ditta Pegoraro e la guida di Aquileia, quando ha visto il gruppo trentino parcheggiare.

 

Nonostante il 'viaggio della speranza' all'Isola di Barbana e Aquileia per la visita alla cattedrale e agli scavi archeologici si siano conclusi senza alcun ulteriore disguido, rimane per tutti il dubbio se il servizio si sia svolto in totale sicurezza.

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