Arriva “Poplar Festival”, la festa universitaria alle Albere con musica, cultura e tanto divertimento
Il festival si terrà con l'inizio del nuovo anno accademico. L'organizzazione è portata avanti da tutte le associazioni studentesche e grazie il supporto del piano giovani della Provincia e del bando centro musica del Comune di Trento e Centro Santa Chiara

TRENTO. Non un semplice festival ma molto di più. Per la prima volta nella storia universitaria trentina tutte le associazioni studentesche hanno deciso di unire le forze per dar vita ad un evento che possa diventare un punto di riferimento negli anni.
Ecco allora che nei prossimi mesi, con l'inizio dell'anno accademico, a Trento si terrà il 'Poplar Festival'. Una giornata di festa organizzata dagli studenti universitari che avrà come obiettivo non solamente quello di realizzare un momento di divertimento, ma anche di confronto e dibattito. L'evento vedrà infatti anche la presenza di numerosi ospiti che approfondiranno diversi temi.
I primi segnali del festival già si vedono in città con numerosi adesivi che sono stati attaccati in diverse rastrelliere e bacheche. “Qualcuno – spiega Filippo Gioachin, tra gli organizzatori del festival – si sarà imbattuto in questi adesivi che riportano una scritta 'Poplar Festival' che apparentemente sembra essere senza senso. Ora usciamo allo scoperto e nelle prossime settimane un po' alla volta sveleremo i particolari di questo evento che vedrà davvero la partecipazione di tutte le componenti studentesche che in questi ultimi mesi hanno lavorato assieme con entusiasmo”.
Un sogno tenuto nel cassetto da diversi anni che ora sembra diventare realtà. Al momento l'unico particolare che gli organizzatori hanno deciso di svelare è il luogo e la durata. Il 'Poplar Festival' si terrà alle Albere, quartiere che si trasformerà per una giornata in un luogo di partecipazione, confronto e divertimento.
“Da circa due anni – afferma Gioachin - parallelamente al nostro lavoro in università, abbiamo coltivato il sogno di creare un momento in cui gli studenti e la città intera potessero stare insieme. Vogliamo dimostrare che anche noi siamo in grado di vivere Trento e anche noi siamo capaci di portare qualcosa che abbia spessore in termini culturali e ludici”.