Virus Hmpv, l'aumento dei contagi spaventa la Cina. L'infettivologo Matteo Bassetti: "Casi anche in Italia". Ecco di cosa si tratta
Il virus si sta diffondendo in Cina mettendo sotto stress le strutture sanitarie, ecco il punto dell'infettivologo Matteo Bassetti

TRENTO. Esattamente a cinque anni dall'inizio della pandemia da Covid 19, in Cina si sta diffondendo di nuovo un virus respiratorio che sta mettendo sotto stress le strutture sanitarie di diverse città.
A differenza di allora, però, in questo caso si tratta di un virus già conosciuto, il Metapneumovirus umano (Hmpv), e che causa una patologia respiratoria e sintomi simili a quelli di un influenza o di un raffreddore, ma che può in certi casi portare complicazioni come bronchiti o polmoniti.
"Il Metapneumovirus umano Hmpv non è un nuovo virus" ha precisato la portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità Margaret Harris, specificando: "Identificato per la prima volta nel 2001, è presente nella popolazione umana da molto tempo ed è un virus comune che circola in inverno e in primavera, e di solito provoca sintomi respiratori simili al comune raffreddore".
A fare il punto della situazione, con un video diffuso sui social, è anche l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
“In tutto il mondo, in particolare nell'emisfero Nord, stanno circolando moltissimo i virus respiratori – spiega Bassetti – e in Italia abbiamo visto che in questo momento circola soprattutto l’influenza e anche il virus respiratorio sinciziale. In Cina si riporta un aumento dei casi di Metapneumovirus umano". Un virus, specifica l'infettivologo, "che noi già conosciamo".
"Abbiamo avuto numerosi casi anche in Italia, anche qui al San Martino – puntualizza Matteo Bassetti – e il virus ha colpito persone diverse, persone immunocompromesse e persone immunocompetenti".
Il medico sottolinea poi come si tratti di un virus che può causare bronchiti e polmoniti, e quindi molto simile a quello dell'influenza e ad altri virus parainfluenzali
"Non esistono farmaci per curarlo e per trattarlo, e non esistono vaccini per prevenirlo – conclude Bassetti – e probabilmente se dovesse avere una circolazione epidemica come quella che in questo momento c’è in Cina i nostri anticorpi dovrebbero abituarsi a conoscerlo. Però nessun allarmismo, non c’è niente di nuovo: è un virus che già noi conosciamo e di fronte al quale bisogna fare attenzione”.