Tragedia in teleferica, per l'incidente costato la vita a Margherita Lega tre indagati per omicidio colposo
La Procura di Verbania ha chiuso le indagini sull’incidente in teleferica costato la vita, lo scorso 4 luglio, a Margherita Lega, 41enne residente con la famiglia a Fiavè: il pm Nicola Mezzina ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso per tre persone

VERBANIA-CUSIO-OSSOLA. La Procura di Verbania ha chiuso le indagini sull’incidente in teleferica costato la vita, lo scorso 4 luglio, a Margherita Lega, 41enne residente con la famiglia in Trentino a Fiavè (QUI L'ARTICOLO).
La donna, in vacanza con il marito e i due figli piccoli, è precipitata nel vuoto mentre caricava i bagagli sull'impianto che li avrebbe dovuti portare a una baita nell’Alpe Drocala, nel comune di Calasca Castiglione.
Il Pm Nicola Mezzina ora per tre persone ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso: il titolare della concessione dell’impianto, il presidente dell’associazione che gestisce l’ecovillaggio dove la famiglia era diretta, e la persona che materialmente ha azionato la teleferica da monte.
La Procura in sostanza contesta ai tre indagati una grave negligenza nella gestione dell’impianto. Il titolare della concessione avrebbe consentito l’uso improprio della teleferica senza adottare cautele adeguate. Il presidente dell’associazione che gestisce l’eco-villaggio non avrebbe verificato la sicurezza dell’impianto. E chi ha azionato il comando a monte invece non avrebbe potuto avere una chiara visuale della stazione di partenza, esponendo a rischi chiunque si trovasse nei pressi della barella.
L’impianto a fune inoltre era stato autorizzato nel 2013 esclusivamente per il trasporto di legna e materiali boschivi: l’autorizzazione, in seguito rinnovata più volte, era scaduta da oltre sei mesi al momento dell’incidente.
Con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, i tre indagati potrebbero essere rinviati a giudizio. L’impianto resta sotto sequestro per ulteriori accertamenti.