Stretta sull’alcol alla guida, i ristoratori: "Potenziare i trasporti. A Trento mancano taxi". E sul futuro del settore: "Chiuso il 2024 positivamente, ma ci aspettano mesi difficili"
Ristoratori e cantine affrontano la sfida delle nuove restrizioni sull’alcol alla guida: clienti preoccupati, bottiglie che diventano calici e un calo dei consumi di vino che si aggira, per il momento, attorno al 20%. Da parte dei ristoratori trentini arriva la richiesta di un accordo per potenziare i trasporti serali

TRENTO. Settimane positive per numerosi ristoranti del Trentino che hanno assistito ad un vero e proprio boom di prenotazioni. A confermarlo è Massimiliano Peterlana, vicepresidente vicario di Confesercenti del Trentino che tira le somme dopo un anno non sempre semplice per le attività ristorative sul territorio e che fa anche un primo bilancio con l'entrata in vigore del nuovo codice della strada.
Ristoratori e cantine affrontano la sfida delle nuove restrizioni sull’alcol alla guida. Clienti preoccupati, bottiglie che ora diventano calici, richieste di informazioni sulla gradazione e un calo dei consumi di vino che si aggira attorno al 20%.
E' bene chiarire che per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza i limiti restano gli stessi che erano già previsti, ma le sanzioni in alcuni casi sono diventare molto più dure. Per chi non è neopatentato, per esempio, il limite resta quello di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, ma le sanzioni sono cresciute in modo esponenziale, così come è aumentato il rischio di sospensione della patente.
La preoccupazione ovviamente non manca in Trentino. “Le norme cambiano poco ma a diventare più aspre sono le sanzioni e l'attenzione è alta perché la situazione impaurisce”, ci assicura Massimiliano Peterlana. “Sicuramente ci troviamo davanti ad un calo ma dobbiamo anche dire che difficilmente in questo periodo di feste si rinuncia a bere”. I cali variano, ma si possono riassumere in una forbice fra il 20 e il 30%.
“Dovremmo tutti abituarci – continua il vicepresidente di Confesercenti - a rendere ancora più diffusa l'abitudine che chi guida non beve e a utilizzare i mezzi pubblici”. Su quest'ultimo punto, però, non mancano le criticità.
“Oggi a Trento – spiega ancora Peterlana – abbiamo la necessità di potenziare i servizi, dagli autobus serali ai taxi che oggi sono in un numero insufficiente per la nostra città. Per questo l'auspicio è quello di riuscire anche a trovare degli accordi fra i pubblici esercizi e i trasporti, sia per aumentare il servizio nelle ore serali sia per rendere i prezzi anche più competitivi. Questo consentirebbe di liberare le strade dalle auto e quindi avere maggiore sicurezza non a discapito dei consumi”.
Per quanto riguarda la situazione generale, i ristoratori sembrano aver concluso fortunatamente il 2024 con il sorriso. “Abbiamo registrato un aumento alla fine dell'anno delle prenotazioni nonostante una partenza molto negativa del mese di dicembre – spiega sempre Peterlana –. Nel corso del tempo la situazione si è stabilizzata e negli ultimi giorni le richieste ci sono state. Abbiamo registrato fra Natale e Capodanno quasi un pienone grazie anche alle condizioni climatiche e alle neve sulle piste”.
Non mancano però le preoccupazione per il nuovo anno. “La situazione economica in Europa non è delle migliori, i prossimi mesi non saranno facili”, conclude Massimiliano Peterlana.