Scuole materne, "Serve visione e coerenza, anche su 0-6. Centrale il ruolo del volontariato", Giuseppe Grisenti è il nuovo presidente della Federazione Provinciale
Giuseppe Grisenti è il nuovo presidente della Federazione Provinciale Scuole Materne: "Ho acquisito nel tempo sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del ruolo di volontari e di presidenti quali cittadini partecipi che si mettono al servizio dei bambini, delle generazioni e delle comunità"

TRENTO. Dal ruolo centrale del volontariato alla valorizzazione della figura dei segretari, ma anche la progettualità legata alla promozione del sistema educativo integrato "zerosei" e la cura della progettualità scientifica, pedagogica, formativa e di ricerca.
Molti gli argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea generale della Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento che si è tenuta oggi, domenica 19 gennaio a Rovereto, e che ha visto inoltre l'elezione del nuovo presidente Giuseppe Grisenti, che raccoglie la staffetta da Giuliano Baldessari che ha aperto i lavori dell'assemblea mettendo a fuoco, con la relazione “Oltre il presente: traiettorie di consolidamento e di sviluppo”, alcuni snodi rilevanti e strategici.
Guardando ai dati del sistema, per comprenderne la "dimensione", questo conta 130 scuole organizzate in 20 circoli di coordinamento, 6523 bambini di cui 818 (12,54%) provengono da 58 Paesi differenti. In totale i dipendenti sono 1591 di cui 937 insegnanti e 544 tra operatori d'appoggio e cuochi e i 110 segretari.
Tra i primi temi "cardinali "quello della valorizzazione della figura dei segretari delle scuole, e l’investimento nella loro formazione e qualificazione. "Una funzione – viene specificato – sempre più rilevante visto il crescente carico burocratico e le complessità organizzative che rendono complicato e faticoso l’impegno del volontariato in educazione, dimensione peculiare e specifica delle nostre scuole". Volontari che, viene sottolineato, "contribuiscono a creare le condizioni affinché sia curato un dialogo costante con la comunità".
Un altro ambito importante messo in evidenza riguarda la progettualità legata alla promozione del sistema educativo integrato "zerosei", nell’ottica di "valorizzare e innovare in modo più organico e sistematico le diverse esperienze di integrazione e di progettazione tra i servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia", provinciali ed equiparate. In questo ambito, la relazione ha toccato il tema di due disegni di legge depositati in consiglio provinciale, che hanno il comune l’obiettivo di definire anche un percorso di integrazione-unificazione delle funzioni oggi esercitate rispettivamente dai Comuni (nidi d’infanzia) e dalla Provincia (scuole dell’infanzia). Tutto questo, viene specificato, avendo sempre come riferimento prioritario la cura della progettualità scientifica, pedagogica, formativa, e di ricerca "che costantemente la Federazione rilancia, sviluppa e rinnova anche attraverso la formazione e i numerosi progetti di sperimentazione e documentazione".
Ad intervenire poi i presidenti delle scuole, con il filo rosso che ha legato considerazioni e valutazioni condivise rappresentato dal riconoscimento della centralità dell’educazione nell'infanzia, "prima esperienza che i bambini fanno della comunità e luogo determinante per la formazione dei cittadini del futuro"
“Abbiamo bisogno di coerenza educativa, anche rispetto ai servizi 'zerosei' – ha evidenziato poi l'assessora alle politiche educative e al contrasto alle disuguaglianze di Rovereto Silvia Valduga – nel contesto di una scuola che deve essere plurale, garante della lotta alle disuguaglianze, capace di dialogare con le famiglie costruendo fiducia e legami tra le famiglie e il territorio con le sue istituzioni”.
Presente all'assemblea alche la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli che ha voluto valorizzare la lungimiranza del sistema giuridico Provinciale, che in passato ha saputo cogliere e interpretare l’esigenza di un radicale cambiamento. “Anche ora siamo in un passaggio strategico che ci invita a riconsiderare – ha osservato – e a dirci da dove si parte, quali sono i riferimenti e le fondamenta dei nostri indirizzi. Solo così ci si potrà muovere progettando architetture normative che permettono di dare concretezza ai progetti, e uno di questi fondamenti è senz’altro l’universalità dell’educazione in merito alla quale non possono esserci disuguaglianze”.
Nel suo intervento la vicepresidente e assessora all'Istruzione provinciale Francesca Gerosa ha elencato le iniziative relative all'anno scolastico in corso tra cui "la copertura dei costi per le derrate alimentari soprattutto per i territori più decentrati, le quote per il riscaldamento e quota strutture, la copertura delle spese per adeguamento del contratto dei dipendenti della Federazione e la revisione in via sperimentale dei criteri per le sostituzioni del personale docente".
Riconfermando l’impegno prioritario in merito alla riqualificazione del ruolo dei segretari, con un aumento dei finanziamenti del 10%, Gerosa ha poi evidenziato l’importanza della responsabilizzazione delle famiglie nei confronti del servizio offerto, con particolare riferimento alla "questione di luglio" e a fronte di un investimento pubblico consistente.
E rimanendo in ottica "futuro", sono significative le parole del nuovo presidente Giuseppe Grisenti: “Ho pensato a una visione, a un sguardo che ci permetta di vedere lontano: dal mio primo coinvolgimento nella scuola nel duemila ho acquisito nel tempo sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del ruolo di volontari e di presidenti quali cittadini partecipi che si mettono al servizio dei bambini, delle generazioni, delle comunità".
Grisenti, che definisce il tessuto sul quale si troverà a operare "buono e dalla trama forte, colorata e variegata", pone poi l'accento sulla centralità delle relazioni. "È centrale tessere relazioni virtuose – spiega – che vadano oltre la funzione assegnataci, perché alla base del nostro agire deve esserci il rispetto e la cura delle relazioni vere e semplici che liberano energie positive. L’impegno di ognuno di noi è continuare ad esserci con disponibilità, dimostrare che ci siamo ma soprattutto perché”.