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Rsa, la Cisl e la Uil: "Si naviga a vista e non c'è un cambio di passo tanto annunciato dalla Provincia"

Le Funzioni pubbliche di Cisl e Uil sulle case di riposo del Trentino: "Il personale deve tornare al centro dell'agenda: solo così si possono trovare soluzioni per affrontare le gravi problematiche dell’assistenza  e supportare così anche le famiglie"

Pubblicato il - 19 gennaio 2025 - 20:26

TRENTO. "Ormai si naviga a vista e ancora non c'è quel cambio di passo che l'assessore Mario Tonina promette e annuncia ormai da mesi". Queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, con la responsabile Apsp Cindy Gallizzi, e Andrea Bassetti, segretario della Uil Fpl EE.LL. con la responsabile Apsp Elena Aichner in ambito Apsp e Rsa. "Il personale deve tornare al centro dell'agenda: solo così si possono trovare soluzioni per affrontare le gravi problematiche dell’assistenza  e supportare così anche le famiglie".

 

I sindacati tornano a evidenziare la necessità di un confronto e di ascoltare gli operatori che ogni giorno si confrontano con le difficoltà di un settore che annaspa. "I corpi intermedi devono essere convocati, altrimenti siamo davanti all'ennesima operazione autoreferenziale inutile e, forse, anche dannose perché rischia di mettere in contrapposizione le istituzioni, il personale e i familiari in un momento molto delicato".

 

La soluzione dell’emergenza, in ambito assistenziale, "deve essere concretamente affrontata in tavoli mirati permanenti, ascoltando chi risponde tutti i giorni alle richieste di aiuto del personale allo stremo. Non si affronta il nodo della carenza del personale in modo serio e responsabile. Invitiamo la Provincia a instaurare l'osservatorio delle Rsa e delle Apsp, così come a smettere di spiegare che non ci sono risorse".

 

Per le parti sociali è necessario aprire una stagione di confronto. "E' sempre più urgente approfondire i problemi e dare risposte a un comparto strategico del welfare del Trentino. La Provincia deve dare seguito agli impegni presi: noi siamo pronti a portare avanti le azioni di lotta, così come a mobilitare il comparto: siamo stanchi di parole e chiacchiere, servono azioni concrete, altrimenti agiremo in tutela del personale stremato", concludono Pallanch e Gallizzi, Bassetti e Aichner.

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