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Raffica di interventi contro il bracconaggio, fermato un cacciatore con 25 esemplari di uccelli protetti. Le Guardie venatore del Wwf: "Episodi in crescita"

Il freddo intenso ha fatto sì che gruppi consistenti di piccoli uccelli si imbracassero in stormi alla ricerca di cibo soprattutto nella zona prealpina e nella pianura bresciana. Nella sola ultima settimana del 2024 sono 5 i cacciatori denunciati 

Pubblicato il - 06 gennaio 2025 - 10:45

BRESCIA. Dicembre un “mese horribilis” per il bracconaggio. A definirlo in questo modo sono state le guardie venatorie del Wwf considerando che nella sola ultima settimana del 2024 ci  sono stati 5 cacciatori denunciati e si è registrato un tasso di bracconaggio mai visto nella provincia di Brescia. 

 

Il freddo intenso ha fatto sì che gruppi consistenti di piccoli uccelli si imbracassero in stormi alla ricerca di cibo soprattutto nella zona prealpina e nella pianura bresciana

 

Gli interventi delle Guardie Venatorie Wwf si sono concentrati nell'ultima settimana del 2024  in Franciacorta, anche sollecitati da molte richieste di porre fine alla strage perpetrata soprattutto da persone che giungono dalle valli.

 

Tutti i cacciatori fermati avevano già abbattuto molti uccelli protetti sempre con ausilio di richiami acustici vietati, in un caso a Ospitaletto ben 25 esemplari. Come sempre numerose le specie incontrate nei carnieri illegali: pettirossi, verzellini, fanelli, frosoni, fringuelli e peppole. 

“Fondamentali - viene spiegato dalle Guardie Venatorie - le continue segnalazioni da parte di cacciatori, che puntualmente ci indicano coloro che praticano in modo scorretto l’attività venatoria. Una collaborazione che di anno in anno si consolida. Resta tuttavia l’amarezza di constatare ancora così tanti atti di bracconaggio”.

 

Gli interventi non hanno riguardato solo la caccia illegale ai piccoli uccelli, ma anche la pratica vietata della "Posta alla beccaccia” ed un occhio di riguardo anche alle Zone di Ripopolamento e Cattura e più in generale le Aree Rosse poste a tutela della fauna stanziale.

 

Tutti gli interventi di sequestro sono stati operati dalle Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri e Polizia provinciale) a cui va il ringraziamento delle Guardie WWF per la sempre fattiva collaborazione.

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