Oreste salvato dal cane Giulio: l'animale è corso dall'anziano padre dell'uomo e poi lo ha guidato fino al padrone ferito in fondo a un canalone
Il cagnolino Giulio è stato decisivo per ritrovare e salvare il suo padrone Oreste Ledri scomparso da ieri. L'uomo si trovava sdraiato a terra con le gambe nell'acqua, bloccato con sospetta ipotermia dopo una notte all'addiaccio

SANT'ANNA D'ALFAEDO. E' stato Giulio il cagnolino di Oreste a salvare l'uomo. Dopo essere rimasto con lui per tutta la notte ha sentito le grida del padre del 50enne e gli è corso incontro. Poi una volta raggiunto l'anziano l'amico a quattro zampe lo ha guidato fino al suo padrone che era finito in fondo al Vajo dei Falconi, sdraiato a terra, con le gambe nell'acqua, ferito, ma vivo. A quel punto l'anziano ha allertato i soccorsi e sono scattate le procedure di recupero.
Un recupero complesso avvenuto con l'elicottero di Verona emergenza che poi ha trasportato l'uomo all'ospedale di Borgo Trento. Oreste Ledri era scomparso nella giornata di ieri, 12 gennaio. A lanciare l’allarme per il mancato rientro dell’uomo la sorella che attraverso un post sui social aveva chiesto aiuto: “Sparito mio fratello Oreste nel pomeriggio, col cagnolino. Si è avviato da Ceredo verso Ronconi”.
Questa mattina, mentre le squadre si stavano concentrando lungo il percorso indicato dai familiari, il papà di Oreste ha provato a cercarlo in un punto più distante, dove in passato si era già recato il figlio, chiamando a gran voce il nome del cane, finché Giulio lo ha sentito e gli è andato incontro.
L'anziano lo ha preso per il guinzaglio e il cane lo ha guidato da Oreste. Il cinquantenne si trovava in fondo al Vajo dei Falconi, sdraiato a terra, con le gambe nell'acqua, vivo, ma con sospetta ipotermia dopo una notte all'addiaccio. Il padre è quindi corso ad avvertire il campo base e una squadra del Soccorso alpino, con il medico di Stazione, e dei Vigili del fuoco si è portata nel punto indicato.
Allontanato dall'acqua e coperto, le condizioni di Oreste sono state valutate dal medico sul posto e successivamente dall'equipe sanitaria dell'elicottero, sbarcata con il verricello assieme al tecnico di elisoccorso. Condizionato e caricato in barella, l'uomo è stato spostato di una decina di metri in uno spiazzo aperto tra la vegetazione per facilitare l'imbarco. Issato a bordo è stato quindi accompagnato a Verona per tutte le verifiche del caso.
''Come sempre - comunica il soccorso alpino veneto - grazie a tutte le persone che hanno preso parte alla ricerca, forze dell'ordine, enti e associazioni volontarie, grazie ai soccorritori di Verona, alpini e speleo, e della Delegazione Prealpi Venete e a quanti stavano arrivando da altri luoghi. E grazie a voi che condividete i nostri appelli e ci sostenete. Buona guarigione, Oreste. Una carezza a Giulio''.