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Notte di Capodanno in parete: paura per tre giovani incrodati ad alta quota, quasi 6 ore di complesso intervento del soccorso alpino

Complessa operazione di recupero di tre giovani tra i 21 e i 24 anni di età, rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin

Pubblicato il - 01 gennaio 2025 - 10:19

SAN VITO DI CADORE. Notte di Capodanno movimentata sulle Dolomiti bellunesi: si è infatti concluso alle 23.30 del 31 dicembre il complicato recupero di tre giovani alpinisti rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin.

 

I tre, due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza, al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava però con la via di rientro, avevano iniziato a calarsi, finendo bloccati in due 60 metri sotto la cima, il terzo una ventina di metri più basso ancora.

 

Attivata la Centrale del 118 verso le 17.40, è stato chiesto l'invio dell'elicottero di Trento abilitato per il volo notturno, che ha imbarcato un tecnico di San Vito di Cadore per un eventuale primo supporto alle operazioni. 

 

Arrivati vicino alla parete, è stata però subito evidente la difficoltà del recupero: dopo aver tentato invano da diverse altezze di avvicinarsi sulla verticale al punto strapiombante dove si trovavano i tre, l'elicottero ha sbarcato il soccorritore bellunese e il proprio tecnico di elisoccorso in vetta, a 2.630 metri di quota, per volare a valle e caricare a bordo una squadra di 4 soccorritori. Imbarcato il proprio tecnico, l'elicottero è poi rientrato.

 

Con una temperatura di diversi gradi sotto lo zero, i soccorritori hanno attrezzato la calata, per poi far scendere uno di loro un'ottantina di metri, a raggiungere l'alpinista più distante. Una volta agganciato a sé, il tecnico è stato issato dove si trovavano gli altri due, che sono stati assicurati a lui.

 

Tutti e quattro assieme sono infine stati sollevati sulla cima, dove un ragazzo e, soprattutto, la ragazza che tremava dal freddo, sono stati dotati di piumini e giacche a vento.

 

Poiché l'elicottero di Trento era impegnato in un'altra missione, la squadra ha deciso di intraprendere la discesa verso valle assieme ai tre giovani lungo la via normale. Raggiunto un ampio spiazzo dove era possibile atterrare, l'elicottero di Treviso emergenza ha provveduto al recupero dei tre ragazzi e successivamente dei soccorritori. Trasportati al Campo sportivo, dove il resto della Stazione ha gestito le fasi finali dell'intervento, le condizioni dei ragazzi, in leggera ipotermia, sono state valutate dal medico dell'equipaggio prima di tornare in base.

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