Minore nei guai: rapina, minaccia e picchia con tirapugni un coetaneo che dopo una serie di vessazioni riesce a denunciarlo
Il fatto è successo a Trento. Due gli episodi ricostruiti dagli inquirenti e ora il giovane è stato collocato in comunità in applicazione all'ordinanza della misura cautelare disposta dal magistrato

TRENTO. Rapina, minacce e lesioni personali aggravate il tutto ai danni di un altro ragazzo, minorenne, che sarebbe stato preso di mira dal giovane ora collocato in comunità. Lo aveva derubato del monopattino, poi minacciato costringendolo a non rivelare a nessuno l'accaduto, infine picchiato con tanto di tirapugni.
La scorsa settimana i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Trento hanno arrestato un ragazzo minorenne destinatario di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità resosi responsabile di rapina, minacce e lesioni personali aggravate ai danni di un suo conoscente, anch’egli minore.
Nello specifico, gli episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono stati due avvenuti tra novembre e dicembre dello scorso anno a Trento. Nel primo caso, la vittima era stata avvicinata dall’aggressore con la scusa di ottenere un passaggio mediante l’uso del suo monopattino per raggiungere la fermata dell’autobus.
Non appena accompagnato nel luogo desiderato, il proprietario veniva spinto violentemente e spossessato del mezzo. Nei giorni a seguire, il minore autore della rapina minacciava a più riprese la vittima con il fine di convincerlo a non riportare il fatto ai propri genitori e farlo desistere dal presentare querela. Qualche tempo dopo, nel secondo episodio addebitato all’arrestato, quest’ultimo riusciva ad avvicinare nuovamente il giovane con la giustificazione di volersi scusare per l’accaduto. Giunto sul luogo dell’appuntamento, dopo qualche istante, il ragazzino veniva improvvisamente colpito con un tirapugni e rapinato ancora una volta del suo monopattino.
A questo punto, a seguito di denuncia-querela e degli accertamenti esperiti dagli inquirenti, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di applicare in capo al giovane la misura cautelare del collocamento in comunità, eseguita con successo dai militari della Sezione Operativa di Trento.