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Maestri sci irregolari pizzicati sulle piste: quando si sono accorti di essere seguiti hanno provato a scappare, abbandonando i giovani che stavano seguendo

Entrambi gli "irregolari" erano in possesso di un titolo analogo conseguito all'esterno, ma non avevano l'autorizzazione temporanea (obbligatoria), necessaria per esercitare la professione in territorio altoatesino. Un volta fermati a bordo pista, i due maestri di sci francesi si sono visti comminare una pesante sanzione che, non verrà pagata in tempi brevi, supererà i 2.500 euro

Di D.L. - 15 gennaio 2025 - 11:29

BOLZANO. Appena hanno visto i finanzieri, hanno cercato di scappare e confondersi con gli altri sciatori in pista, abbandonando i gruppi che stavano accompagnando, nonostante tutti i componenti fossero minorenni.

 

I due, però, erano osservati da tempo dalla Guardia di Finanza e il fatto che indossassero una vistosa giacca rossa, con il logo di una scuola di sci d'Oltralpe, li ha resi facilmente identificabili anche in mezzo alle tantissime persone che stavano affollando le piste di un comprensorio della val Gardena.

 

Le pattuglie del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, impegnate quotidianamente nell'attività di vigilanza sulle aree da sci di tutta la provincia, venerdì 10 gennaio hanno individuato due francesi che esercitavano, in maniera irregolare, la professione di maestri di sci, dispensando consigli su come affrontare i tracciati più impegnativi e fornendo suggerimenti sugli aspetti tecnici.

 

Entrambi gli "irregolari" erano in possesso di un titolo analogo conseguito all'esterno, ma non avevano l'autorizzazione temporanea (obbligatoria), necessaria per esercitare la professione in territorio altoatesino. Un volta fermati a bordo pista dai militari, i due maestri di sci francesi si sono visti comminare una pesante sanzione che, se non verrà pagata in tempi brevi, supererà i 2.500 euro. I clienti, tutti minorenni, sono stati riconsegnati ai rispettivi genitori.

"La nostra vigilanza sulle piste è molto apprezzata dagli stessi maestri di sci regolarmente iscritti all’albo provinciale - spiega il Colonnello Giuseppe Dinoi, Comandante Provinciale di Bolzano - . Gli irregolari si appropriano di una fetta di mercato importante, che viene sottratta a chi, dopo aver acquisito regolarmente con fatica e disciplina, l’ambito titolo, vuole - giustamente - far fruttare le proprie competenze, approfittando dell’alta concentrazione di turisti tipica del periodo invernale".

 

"La professione del Maestro di sci richiede una preparazione tecnicamente adeguata e rispettosa dell’ambiente di montagna nel quale ci si muove - gli fa eco Robert Demetz, presidente del Collegio Maestri di Sci Alto Adige -. Non si tratta soltanto di insegnare la tecnica dello sci ma di saper trasmettere - sempre in sicurezza - anche il dovuto valore e rispetto per la natura. I corsi di formazione per arrivare ad essere Maestro di sci e diventare un vero professionista della montagna sono impegnativi e richiedono dedizione ed energia. Trovo assolutamente corretto e anzi necessario che le forze dell’ordine preposte intervengano in questi giorni sulle piste da sci affinché la figura del Maestro di sci non venga confusa e svalutata da coloro che millantano titoli e formazioni non all’altezza".

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