Il consigliere regionale Andrea Zanoni entra in Europa Verde: "Profondamente amareggiato di alcune scelte del Pd sull'ambiente"
La decisione è stata comunicata nelle scorse ore con un lungo post che è stato pubblicato sui profili social del consigliere

VENEZIA. Il consigliere regionale Veneto Andrea Zanoni ha deciso di lasciare il Partito Democratico e di entrare nel gruppo consiliare di Europa Verde.
“Questa decisione non è stata facile, ma è guidata dalla mia profonda convinzione che possiamo fare di più per l'ambiente e per il futuro delle nostre città e paesi” ha scritto in un post pubblicato sui social. “Sono onorato di poter proseguire il mio impegno politico e civile in Europa Verde” ha continuato “assieme al collega Renzo Masolo, potrò proseguire, coerentemente, il mio impegno per la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini, per la salvaguardia della biodiversità, per la difesa dei più deboli e il sostegno ai giovani. Per essere credibili dobbiamo essere coerenti, per questo ho deciso di aderire a Europa Verde, che non ha atteggiamenti ambigui rispetto ai massacranti livelli di cementificazione del Veneto e alla tutela della fauna. Inoltre, ritengo che la mia casa sia tra coloro che a livello europeo non sostengono il progetto Von Der Leyen e che si oppongono a politiche degli armamenti. Questa è una scelta coerente con i valori in cui credo, e sui quali si regge la mia azione politica. Lo sguardo è rivolto all’importante sfida elettorale che il Veneto sarà chiamato ad affrontare nei prossimi mesi. Dobbiamo dare voce ai tanti cittadine e cittadini che non si riconoscono nelle politiche condotte dalla attuale maggioranza in Consiglio regionale. Una alternativa capace di riaffermare la priorità ambientale e ristabilire l’ordine delle priorità partendo dalle tante necessità dei cittadini”.
A pesare nella decisione di lasciare il Partito Democratico la linea tenuta su alcuni temi rilevanti l'ambiente. “ La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recentissimo voto del Parlamento italiano sul condono edilizio del “Salva Milano Sala', valido su tutto il territorio nazionale, un condono gravissimo, e sottolineo gravissimo, che da il via libera, anche con effetto retroattivo, alla grande speculazione edilizia soprattutto nei centri abitati già sin troppo soffocati da cemento e asfalto”. Un condono, ha spiegato Zanoni “che ha visto coalizzarsi il voto dei partiti di destra e centrodestra con quello del Partito Democratico, un rospo per me impossibile da ingoiare, soprattutto in considerazione delle mie battaglie vecchie e nuove contro il consumo di suolo, prima da attivista e volontario ambientalista, poi in Parlamento europeo e ora in Consiglio regionale”.
Ma non solo. “In merito al consumo si suolo – spiega ancora Zanoni - mi hanno profondamente amareggiato anche le scelte locali di amministrazioni dove il Partito Democratico ha la maggioranza”.
Il capogruppo di Europa Verde a palazzo Ferro-Fini, Renzo Masolo, saluta così l’ingresso di Andrea Zanoni: “Mentre il centrodestra è troppo impegnato ad assicurare un futuro politico a Luca Zaia per occuparsi dei cittadini veneti, noi oggi raddoppiamo il nostro impegno a sostegno di tutto ciò che fa parte del DNA di Europa Verde: ambiente, salute, uguaglianza sociale, trasporto sostenibile, lavoro e politiche giovanili.”
Conclude Luana Zanella, deputata e co-portavoce regionale di Europa Verde: “Il Veneto necessita della transizione ecologica e di cambiamenti radicali e urgenti. Andrea esprime molto bene quanto già appartiene al vocabolario di Europa Verde, con lui ci sarà un’ottima collaborazione utile a tutti.”