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E' il trentino Giampietro Agostini la vittima del terribile incidente in val Brembana: è stato lui stesso ad allertare i soccorsi dopo essere precipitato per 50 metri

Classe 1960, originario di Grigno, in Valsugana, Agostini viveva a lavorava a Milano da anni, dove svolgeva la professione di fotografo e docente alla scuola Bauer, dove si era anche diplomato. Tra i suoi tanti progetti anche la collaborazione con l'archivio del settore cultura, identità e territorio di Regione Lombardia. L'allarme alle 15, il ritrovamento alle 21.30

Di D.L. - 04 gennaio 2025 - 19:20

ORNICA. E' il trentino Giampietro Agostini, 64 anni, la vittima del tragico incidente accaduto ieri - venerdì 3 gennaio - (QUI ARTICOLO) in val Brembana.

 

Classe 1960, originario di Grigno, in Valsugana, grande appassionato di montagna, Agostini viveva a lavorava a Milano da anni, dove svolgeva la professione di fotografo e docente alla scuola Bauer (centro di formazione specializzato nell’area della fotografia e della comunicazione visiva), dove si era anche diplomato. Tra i suoi tanti progetti anche la collaborazione con l'archivio del settore cultura, identità e territorio di Regione Lombardia.

 

Il 64enne, attorno alle 15, è precipitato - per circa 50 metri - in un dirupo dal sentiero che dal rifugio Benigni porta ai Piani dell'Avaro, nel comune di Ornica. E' stato lui stesso - nonostante i traumi riportarti - ad attivare i soccorsi, riuscendo però a fornire solamente indicazioni generiche riguardo la propria posizione. Immediatamente la macchina operativa si è messa in moto, ma le ricerche sono parse immediatamente estremamente complicate.

 

Da Milano è decollato l'elicottero del 118 (quello di Bergamo era impegnato in un'altra operazione di soccorso), mentre una quindicina di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Valle Brembana hanno raggiunto Piano dell'Avaro e iniziato a battere la zona, supportati anche da una squadra provenienti da Barzo.

 

A supporto sono giunti tre reparti di vigili del fuoco da Bergamo muniti di droni e, in serata, dopo aver rinvenuto la macchina del 64enne in zona Piani dell'Avaro, è entrato in scena anche l'elicottero del 118 di Como, abilitato per il volo notturno.

 

Attorno alle 21.30 un drone ha rinvenuto il corpo dell'uomo, ormai senza vita. I soccorritori hanno raggiunto Agostini una cinquantina di metri sotto il sentiero, a 2.100 metri di quota, ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo.

 

La salma è stata trasportata a valle. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Zogno, a cui spetterà il compito di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.

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