Dalle graphic novel ai romanzi rosa, cambiano i gusti dei lettori in Trentino. Librerie in positivo ma non mancano le criticità: "Dal Governo pochi aiuti"
C'è una lenta diminuzione degli acquisti per quanto riguarda i manga che comunque rimangono uno dei generi letterari preferiti dai giovani. I libri più ricercati? Aldo Cazzullo con “Il dio dei nostri padri” e “Tatà” di Valerie Perrin

TRENTO. Dal calo dei manga ai nuovi generi letterari: nonostante il mercato on-line le librerie resistono e continuano a registrare i mutamenti che avvengono nella società. Allo stesso tempo non mancano le criticità: da parte dello Stato è assente un sostegno diretto.
Basta farsi un giro nei punti vendita librari di Trento per capire i gusti del momento: l’ultimo libro di Aldo Cazzullo attualmente è fra i più apprezzati anche nel capoluogo trentino. Infatti “Il dio dei nostri padri”, l’ultima opera dell’autore piemontese, sta letteralmente andando a ruba affiancato dal romanzo “Tatà”, di Valerie Perrin.
“Sono rimasta molto sorpresa di vedere questi titoli in cima alle classifiche” ha spiegato Linda della Libreria Giunti. “L’ho trovato piuttosto insolito: mai mi sarei aspettata che questi due titoli ottenessero un successo così grande”.
Tuttavia, sebbene le vendite di questi mesi siano state complessivamente positive, altri settori hanno subito un lieve calo. Come spiegato da Luca, commesso della libreria “Mondadori” di via San Pietro: “Rispetto al periodo subito successivo al covid, abbiamo notato una lenta diminuzione degli acquisti per quanto riguarda i manga, che comunque rimangono uno dei generi letterari preferiti dai giovani e dagli adolescenti. Al contrario, abbiamo riscontrato un significativo aumento degli acquisti di prodotti ‘no book’, vale a dire quella gamma di articoli, come ad esempio le penne o le luci da lettura, che vendiamo pur non essendo libri”.
A rimpiazzare i manga ci hanno pensato in alcuni casi i romanzi rosa ma non manca un aumento di interesse anche per le graphic novel, che durante le feste, molti trentini hanno scelto come regalo. “In particolare – spiega Silvia Fattoretti di Libroteka - hanno riscosso un enorme successo gli adattamenti a fumetti dei classici della letteratura. Quest’anno inoltre siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’influsso dei turisti, che hanno saputo apprezzare la nostra offerta”.
“Per quanto riguarda il pubblico” ha poi affermato Luca Depaoli, direttore della libreria “L’Ancora” : “Siamo felici di poter dire di avere clienti di tutte le età. Ultimamente, abbiamo riscontrato un aumento delle vendite dei libri per bambini e ragazzi. Oltre al romance, il genere più letto di tutti è la narrativa, in particolare dai cinque ai tredici anni”. Un settore, questo, sul quale la libreria di via Santa Croce sta puntando molto.
Ottimi risultati quelli che arrivano anche dalla Libreria Ubik di Corso Tre Novembre. “Il bilancio 2024 è stato molto positivo – spiega Mario Serafini - e non solo per quanto riguarda il periodo natalizio appena concluso. Tuttavia, in questi ultimi anni abbiamo osservato delle criticità legate soprattutto a delle scelte fatte dal Governo a scapito delle librerie di tutta Italia: la prima è stata la rimozione del bonus cultura 18 app a favore delle carte della cultura e del merito, e la seconda, dalle conseguenze ancora peggiori, è stato il mancato rinnovo del decreto Franceschini”.
Il decreto Franceschini a sostegno delle biblioteche e delle librerie era stato promulgato nel 2021 da Dario Franceschini, l’allora ministro della cultura. Questo invitava le biblioteche ad acquistare il 70% dei loro materiale librario da almeno tre librerie diverse presenti sul territorio afferente alla biblioteca, stanziando dei fondi che variavano in base alle dimensioni della biblioteca stessa. Il decreto è stato poi rinnovato per gli anni successivi, fino a quando l’attuale governo ha deciso di non rinnovarlo più infliggendo un duro colpo alle piccole librerie del territorio.
In un contesto come quello venutosi a creare durante la pandemia, questo decreto era stato un incentivo essenziale alla sopravvivenza delle librerie, sempre più all’ombra dei siti di acquisti on-line, ma che sono comunque riuscite a resiste. Ed ora per il 2025 le attese da parte dei librai trentini sono molte.