Centro Nazionale Sangue, in Trentino aumenta del 23,5% la raccolta complessiva di plasma: "Grazie alla generosità dei donatori trentini, delle associazioni e dell'Apss"
I dati diffusi ieri dal Centro Nazionale Sangue evidenziano la raccolta record di plasma nel 2024. Il percorso verso l'autosufficienza di plasma in Trentino, iniziato tre anni fa, ha portato a risultati insperati, certificanti un trend di crescita costante

TRENTO. Sono importanti i risultati ottenuti in Trentino nella raccolta di sangue. Il percorso verso l'autosufficienza di plasma nella nostra provincia, iniziato tre anni fa, ha portato a raggiungere obiettivi insperati, certificanti un trend di crescita costante, con la raccolta da aferesi (plasma tipo A) che è passata nel triennio da 932 unità del 2021 a 3.660 unità del 2024 (+400%), mentre la raccolta complessiva di plasma da aferesi e da separazione da sangue intero (plasma tipo A e B) è cresciuta del 23,5%, passando da 7.216 kg del 2021 (13,4 kg/1000 ab.) a 8.911 kg del 2024 (16,35 kg/1000 ab.) (a fronte di un indice di autosufficienza di 18 kg/1000 ab.).
I dati sono stati diffusi dall'Associazione di Volontari Italiani del Sangue. A livello nazionale si parla di una raccolta record di plasma per il 2024.
Il plasma, ovvero la parte liquida del sangue, serve principalmente a produrre i plasmaderivati, ovvero medicinali come l’albumina e le immunoglobuline che sono alla base di numerose terapie salvavita. In Italia, sono stati inviati all’industria per la produzione di medicinali plasmaderivati 906.938 chili di plasma, cifra che rappresenta un aumento del 3% rispetto agli 880 mila conferiti nel 2023, a cui si aggiungono 15.141 chili destinati alla produzione di plasma ad uso clinico di grado farmaceutico.
Per quanto riguarda i risultati ottenuti in Trentino, spiega l'Avis “Ciò è stato reso possibile grazie alla generosità dei donatori trentini che, con grande senso di responsabilità, hanno risposto alle campagne di sensibilizzazione, e all'impegno congiunto di Azienda provinciale per i servizi sanitari Trento e delle Associazioni del dono del sangue volto a garantire il fondamentale presidio del diritto alla salute”.
E' bene ricordare che i farmaci prodotti con il plasma donato dai donatori, non sono però sufficienti a coprire il fabbisogno dei pazienti e quindi, ogni anno, il Servizio Sanitario Nazionale deve ricorrere al mercato estero per procurarsi i medicinali necessari. Questa dipendenza espone il nostro Paese al rischio di carenze oltre che di un aumento generalizzato dei prezzi.