Bologna a 30 all'ora, i dati dicono che è un successo: 0 pedoni morti per la prima volta, dimezzate le vittime di incidenti, ridotto del 30% l'inquinamento
Era stato un provvedimento tanto apprezzato quanto criticato e tutti aspettavano di capire l'esito. Il successo sembra inequivocabile il tutto a fronte di un centinaio di multe totali per velocità superiore. Un bello ''schiaffo'' al complicato e piuttosto assurdo codice della strada targato Matteo Salvini

BOLOGNA. Un anno di città a 30 all'ora, risultato? Zero pedoni uccisi per la prima volta da quando ci sono le rilevazioni (dal 1991 a oggi), è calato del 49% il numero di vittime della strada, del 13% quello degli incidenti stradali e dell'11% quello dei feriti. A questo si deve aggiungere un -29% di inquinamento, un +69% del bike sharing, un +10% di spostamenti in bicicletta e un +31% di viaggi sul servizio ferroviario metropolitano. Insomma la tanto discussa riforma della viabilità nel centro di Bologna, che ha previsto sanzioni nel caso si superi il limite di velocità dei 30 chilometri all'ora nell'80% di Bologna, sta dando dei frutti decisamente confortanti.
Un progetto, in qualche modo, pilota seguito con sguardo attento da tantissime altre amministrazioni comunali di tutta Italia e, come noto, anche molto criticato. Oggi i numeri presentati dal sindaco Lepore sembrano dare ragione a lui e alla sua amministrazione. Soddisfazione viene espressa dall'europarlamentare Annalisa Corrado (Segreteria Pd e Mep S&D): “Zero pedoni uccisi a Bologna nello scorso anno per la prima volta da più di 30 anni, morti in strada dimezzate, -31% di incidenti da codice rosso, aumentano le biciclette, i viaggi urbani in treno e il bike sharing, migliora la qualità dell’aria. I dati sul primo anno di Bologna Città 30 fotografano un successo persino superiore alle aspettative, con maggiore sicurezza in strada, meno traffico e minor inquinamento. Dobbiamo ringraziare per la visione, il coraggio e la determinazione il sindaco Matteo Lepore, la sua giunta, con l’assessora Orioli e l’assessore Campaniello che ne ha recentemente raccolto il testimone''.
''E tutto questo - aggiunge - nonostante chi a destra, Ministro Salvini in testa, remava e rema contro, per motivi puramente ideologici. Questi numeri sono così incoraggianti che dovrebbero mettere a tacere le polemiche e cancellare ogni dubbio sulla bontà del modello proposto da Bologna. Altro che “codice della strage”: Bologna dimostra che una soluzione reale per la sicurezza stradale nelle nostre città esiste. Come Partito Democratico continueremo a ribadirlo e sostenerlo in ogni sede''. Il tutto con un semplice limite di velocità e non con arzigogolate regole che vanno a punire senza troppo criterio e un po' a casaccio come da nuovo codice della strada targato Salvini (che, appunto, tra limiti e limitazioni non interviene su una delle cause principale degli incidenti in Italia: la velocità).
E la cosa interessante è che il dato delle multe per superamento dei 30 all'ora negli ultimi due mesi si è fermato a 2 e nei sei mesi precedenti era arrivato a 87. Insomma in un anno qualcosa come un centinaio di sanzioni. Poche, pochissime. I dati percentuali sono relativi al 2024 confrontati con quelli medi del 2023 e del 2022.
Questo il focus del Comune di Bologna
Per quel che riguarda i dati sull’incidentalità stradale, rilevati dalla Polizia Locale sulle strade del territorio comunale di Bologna (escluse Autostrade e Tangenziale) dal 15 gennaio 2024 al 12 gennaio 2025 (i dati sono a 52 settimane), confrontati con la media dei corrispondenti periodi dei due anni precedenti (17 gennaio 2022-15 gennaio 2023 e 16 gennaio 2023-14 gennaio 2024), si registrano in particolare:
- -13,10% incidenti totali
- -48,72% persone decedute
- -11,08% persone ferite
- -9,78% incidenti con feriti
- -20,71% incidenti senza feriti
- +36,00% persone in prognosi riservata
Il calo generalizzato di incidenti e persone ferite, il dimezzamento delle persone decedute e l’azzeramento dei pedoni uccisi segnano una netta inversione di tendenza rispetto al passato sulla sicurezza stradale in città, confermano in concreto che velocità più basse sono decisive per ridurre la probabilità e la gravità degli incidenti, e sostanziano quel “Vai piano, salva una vita” al centro della campagna di comunicazione di Bologna Città 30.
L’andamento di Bologna ha ancora più valore perché in totale controtendenza con quello nazionale. Gli ultimi dati ufficiali ISTAT disponibili certificano infatti che, nel primo semestre 2024 rispetto a quello 2023, in Italia gli incidenti aumentano dello 0,9%, i feriti dello 0,5% e i morti del 7,9% (quest’ultimo dato si riferisce in particolare alle vittime su strade urbane).
Il numero di 10 decessi sulle strade della città in un anno - nella consapevolezza che è un risultato da preservare e che l’obiettivo resta la “Visione Zero” - conferma e rafforza il trend già registrato dopo i primi sei mesi di Città 30, arrivando a toccare il minimo nella serie storica dal 2013 a oggi negli anni “normali” (escluso cioè il periodo del Covid-19 dove c’erano forti restrizioni alla mobilità).
Il dato di 0 pedoni morti sulle strade cittadine, poi, è unico nelle statistiche ISTAT relative all’intera rete viaria nel Comune di Bologna dal 1991 (il dato più vecchio disponibile a livello cittadino). Pur nella necessaria cautela per la possibile variabilità statistica in questo campo, non era infatti mai successo nell’ultimo trentennio che nessuna persona perdesse la vita camminando o attraversando la strada a Bologna: in media all’anno erano 12 nel decennio 1994-2003, 7 nel 2004-2013, 6 nel 2014-2023.
In numeri assoluti, i valori percentuali riportati sopra significano:
- 371 incidenti in meno (2.457 nel 2024 rispetto ai 2.828 di media 2022-2023)
- 269 persone ferite in meno (2.159 rispetto a 2.428)
- una media di 9,5 persone decedute in meno (10, di cui nessun pedone, rispetto a 21 nel 2022 e 18 nel 2023 e dunque 19,5 di media aritmetica)
- 191 incidenti con feriti in meno (1.758 rispetto a 1.949)
- 176 incidenti senza feriti in meno (672 rispetto a 848)
- 4,5 persone in prognosi riservata in più (17 rispetto a 12,5 in media, ma storicamente l’andamento di questo dato è sempre stato molto variabile negli anni).
Inoltre i pedoni coinvolti in incidenti sono calati del 16% (-60 in numeri assoluti, scendendo da 376 nella media 2022-2023 a 316 nel 2024), mentre i ciclisti coinvolti in incidenti sono aumentati del 5,9% (passando da 409 a 433, con una crescita di +24, dato spiegabile anche con il notevole aumento percentuale di flussi di bici registrato sulle strade monitorate in città, che hanno segnato un +10%, dato quasi doppio rispetto all'aumento dei ciclisti coinvolti in incidenti).
Meno incidenti gravi: dai dati forniti dal “118 - Centrale operativa Emilia Est” relativi al livello di criticità di assegnazione dell’intervento da parte della Centrale per il soccorso in incidenti stradali, nel confronto tra il periodo 16 gennaio-31 dicembre del 2024 e del 2023, si è registrato un forte calo, del -31%, degli incidenti più gravi classificati in “codice rosso” (imminente pericolo di vita), una riduzione (-4,1%) anche di quelli di media gravità in “codice giallo” (variazione di una o più funzioni vitali) e, all’opposto, un aumento dell’+8,3% degli incidenti più lievi in “codice verde”. I dati considerano gli eventi traumatici avvenuti in strada con almeno un veicolo coinvolto nel territorio comunale di Bologna, escluse autostrade e tangenziale.
Meno incidenti e feriti sulle radiali: un altro aspetto molto significativo è la riduzione degli incidenti e dei feriti sulle 14 principali strade radiali nei quartieri (vie Massarenti, Mazzini, Irnerio, Stalingrado, Murri, Toscana, Saragozza, Andrea Costa, Saffi, di Corticella, Zanardi, San Donato, Emilia Ponente ed Emilia Levante). Sulle radiali, infatti, il calo è più consistente rispetto al dato generale: -16,15% di incidenti (pari a -103),circa un quarto in più rispetto al -13,10%a livello cittadino, -19,38% di persone ferite (pari a -120), tre quarti in più rispetto al -11,08% a livello cittadino (nel confronto dei dati della Polizia Locale tra il periodo 15 gennaio 2024-12 gennaio 2025 e la media dei periodi corrispondenti degli anni 2022-2023).
Velocità violazione più ricorrente negli incidenti: per quanto riguarda le possibili cause dell’incidentalità, è interessante l’analisi delle violazioni a norme di comportamento del codice della strada accertate dalla Polizia locale in occasione di incidenti stradali nell’intero 2024: nettamente in cima alla classifica risulta la velocità eccessiva (40,3% ). Seguono: la mancata precedenza a veicoli a motore, biciclette e pedoni (19,9%), le manovre non corrette (11%), il mancato rispetto dei semafori e della segnaletica orizzontale e verticale (9,2%), la guida sotto effetto di alcol o droga (5,3%).