Affari in calo e la bestia nera dei parcheggi, luci e ombre per i commercianti di Trento: "Mercatino di Natale? Poco l'entusiasmo e spesso troppa disorganizzazione"
Lamentele persistenti sui pochi parcheggi e la segnaletica scadente, i mercatini di quest’anno sono stati pieni di alti e bassi. A confermarlo sono stati i negozianti di Trento: qualcuno però rilancia riproponendo il "Mercatino di Pasqua" per mantenere vivo il centro storico

TRENTO. Dalla mancanza di parcheggi agli affari che per molti non sono andati per nulla bene. Per le strade di Trento si respira ancora aria di festa, ma i mercatini di Natale, appena conclusi, lasciano una lunga scia di pareri discordanti tra i negozianti del centro città.
“Ci sono troppi pochi parcheggi è impossibile continuare così in un mondo in cui la gente cerca sempre più la comodità” spiegano a il Dolomiti Aldo Pretto e Laura del negozio di abbigliamento “Pretto” in via Oss Mazzurana.
Il problema dei parcheggi si trascina già da moltissimi anni e sta diventando insostenibile per i negozianti che lo ritengono una delle cause principali del calo delle affluenze in centro e ai mercatini, specialmente per quanto riguarda le persone provenienti dal Trentino.
Le proposte ovviamente non mancano. C'è chi propone anche di utilizzare una parte della Music Arena come parcheggio durante periodi di forte affluenza in città con tanto di navetta per collegare il centro storico e consentire ai turisti di spostarsi con più rapidità. Un'altra proposta è quella del rilascio di un voucher che permetta di avere uno sconto sul costo del parcheggio se si fanno acquisti in determinati punti vendita, così da invogliare la clientela ad entrare nei negozi.
I mezzi pubblici, che avrebbero potuto giocare un ruolo fondamentale nell’arginare questo problema, si sono dimostrati completamente incapaci di gestire la situazione, come evidenziato dai commessi del negozio “Corner” in piazza Cesare battisti: “Gli orari della Trento-Malé sono fermi da ormai più di vent’anni, e con i continui ritardi e tutti gli scioperi, sia i turisti che i cittadini non sanno più cosa fare”.
Questo problema non rimane circoscritto ai turisti e ai visitatori, ma mette in difficoltà anche numerosi lavoratori, che sono obbligati a pagare cifre esorbitanti per parcheggiare la macchina, anche per lasciarla lontano dal loro luogo di lavoro.
Un altro grande problema che ha influito negativamente sui mercatini e sui negozi è stato quello della segnaletica: i commercianti hanno lamentato delle indicazioni poco chiare e spesso confuse in tutta la città. “Abbiamo avuto turisti che entravano nel negozio solo per chiedere indicazioni e ad alcuni abbiamo anche dovuto stampare una mappa del centro città perché non erano in grado di orientarsi a causa della poca chiarezza dei cartelli, che continuano a spostarsi anche solo con una folata di vento” ci spiegano da Motivi.
Quello della segnaletica, probabilmente, è un problema che è strettamente legato alla dislocazione dei mercatini all’interno della città: la disposizione delle casette e il pattinaggio in più piazze distanti tra loro è stata percepita in modi molto differenti: mentre alcuni hanno accolto con gioia questa decisione, ritenendola un ottimo modo per valorizzare il centro di Trento nella sua interezza, dando così spazio ad attività commerciali che altrimenti sarebbero rimaste escluse, altri hanno trovato questa disposizione troppo sfilacciata e confusionaria.
Commenti negativi anche per quanto riguarda l’impatto del Black friday: quello che in origine era solamente un giorno (dalla tradizione americana il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento) con il tempo è diventato un grande fenomeno la cui durata è stata estesa a due settimane, con negozi sempre più in difficoltà per far fronte alla crescente influenza dei siti di acquisti on-line.
A parlare di “Mercatini che hanno fatto il loro tempo” è invece Anna di Eurocart in via Mantova e a sottolineare come la situazione sia peggiorata è anche Ivan Anesi, titolare del negozio di abbigliamento “Paranà”. “In città ci sono sempre più negozi chiusi e questo sta trasformando negativamente il centro storico” continua Anesi.
Ad ogni modo le visite ai mercatini di Natale di Trento non sono mancate e c'è chi addirittura ne vorrebbe una versione “Pasquale”. E' il caso di Raffaele Pedrotti del punto vendita di calzature in via Manci. “A me piacerebbe – ha spiegato - che i mercatini diventassero un’occasione per presentare al meglio i nostri prodotti e le nostre tradizioni. Credo che sarebbe bello, seguendo l’esempio di Bolzano, togliere le anonime luminarie che addobbano la città per aggiungervi delle musiche tipiche o qualcosa che rimandi alla cultura del posto, magari servendosi anche di altri spazi pubblici, come ad esempio gli stupendi palazzi storici di Trento”.