Addio ad Arturo Soligo colonna dell'emigrazione bellunese nel mondo: ''Vero esempio di vita per voglia di lavorare e amore per la propria terra''
Arturo Soligo ha vissuto un’esperienza unica da emigrante, trascorrendo alcuni anni in Nuova Zelanda negli anni ’60. Una scelta di vita che lo portò prima a lavorare come cuoco in un cantiere impegnato nella costruzione di gallerie, ponti e dighe, e poi a immergersi nella cultura locale, dai paesaggi mozzafiato del lago Taupo alle tradizioni Maori

PONTE NELLE ALPI. E' scomparso all'età di 81 anni, a Ponte nelle Alpi, Arturo Soligo ed è grande il lutto nella comunità bellunese e in particolare nell'associazione Bellunesi nel Mondo. Presidente onorario della Famiglia, ex emigrante di Ponte nelle Alpi, Arturo è stato un punto di riferimento per l’emigrazione bellunese, nonché un esempio di dedizione e amore per la propria terra e per la comunità.
Nato il 1° dicembre 1943, Arturo lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella sua comunità. A piangerlo la moglie Teresina, le figlie Moira, Luana e Tamara con le rispettive famiglie, gli amati nipoti e pronipoti. Una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e all’impegno comunitario, vissuta con passione e spirito di servizio.
''Ci lascia una colonna portante della nostra emigrazione e un vero esempio di vita per voglia di lavorare, amore per la propria terra e per la nostra Associazione - ha dichiarato Oscar De Bona, presidente dell’associazione Bellunesi nel Mondo -. Sempre presente alle nostre attività, assieme alla moglie Teresina, ha dato anima e corpo per la Famiglia Ex Emigranti di Ponte nelle Alpi e di questo gli saremo sempre grati. Ciao Arturo, che il tuo viaggio sia sereno''.
Anche Patrizia Burigo, vicepresidente dell’Associazione, ha voluto ricordarlo con affetto: ''Affiancato dalla moglie, era sempre presente alle manifestazioni dell’Abm e portava con orgoglio il gonfalone della Famiglia Ex Emigranti di Ponte nelle Alpi. Lo ricordo con affetto e gratitudine''.
Arturo Soligo ha vissuto un’esperienza unica da emigrante, trascorrendo alcuni anni in Nuova Zelanda negli anni ’60. Una scelta di vita che lo portò prima a lavorare come cuoco in un cantiere impegnato nella costruzione di gallerie, ponti e dighe, e poi a immergersi nella cultura locale, dai paesaggi mozzafiato del lago Taupo alle tradizioni Maori.
Questa esperienza, che Arturo amava raccontare ai suoi nipoti, è stata ripercorsa idealmente da sua nipote Alyssa D’Incà, giovane rugbista bellunese, che nel 2022 ha rappresentato l’Italia ai Mondiali di rugby in Nuova Zelanda. ''Un legame speciale che attraversa generazioni, tempi e ambiti diversi, ma che unisce nella stessa passione per la vita e per le scelte che tracciano il nostro cammino'', ha commentato la famiglia.
''L’Associazione Bellunesi nel Mondo - comunicano dal sodalizio - perde oggi un uomo che ha incarnato i valori dell’emigrazione bellunese: il lavoro, l’amore per le proprie radici e la dedizione al servizio degli altri. Arturo Soligo lascia una grande eredità morale, un esempio che continuerà a ispirare le generazioni future''.