"Ho perso un grande amico e un grande poeta, senza te mi sento più solo", il mondo della musica piange Paolo Benvegnù: il ricordo di Giuliano Lott
L'ex giornalista e titolare del negozio di dischi Velvet Music Experience ricorda il cantautore e musicista scomparso a causa di un malore improvviso: "Ci eravamo conosciuti trent'anni fa, c'era l'idea di organizzare un suo concerto a Rovereto in primavera. Se c'è un senso in questa tragedia, è proprio quello di una profonda ingiustizia"

ROVERETO. "Ho perso un grande amico e un grande poeta, se c'è un senso in questa tragedia è proprio quello di una profonda ingiustizia. Proprio adesso che finalmente ti stavano riconoscendo tutto lo splendido lavoro fatto con tanta onestà, fatica e pochi soldi. Ho avuto il privilegio di conoscerti tanti anni fa e di aver capito subito il tuo talento, al punto di proporre a chiunque le tue canzoni, di suscitare interesse attorno a quello che facevi. Senza te adesso mi sento più solo. Manchi già, tanto"
Queste le parole con cui Giuliano Lott, ex giornalista e titolare del negozio di dischi Velvet Music Experience a Rovereto, ricorda il musicista e cantautore Paolo Benvegnù, scomparso improvvisamente a 59 anni nella sua casa sul lago di Garda, a Toscolano Maderno, nella mattina del 31 dicembre.
Vincitore della targa "Tenco 2024" con "È inutile parlare d'amore", Paolo Benvegnù aveva pubblicato recentemente "Piccoli fragilissimi film-reloaded", la nuova versione del suo disco d'esordio da solista nel 2004. Nato a Milano nel 1965, l'artista aveva dato vita al gruppo indie rock "Scisma" di cui è stato compositore, chitarrista e cantante.
Conclusa l'esperienza con la band, dal 2000, il suo talento si è indirizzato al teatro, al ruolo di produttore e di compositore, con Benvegnù che ha firmato pezzi, tra gli altri, per artiste come Mina, Irene Grandi e Marina Rei. E poi, come detto, l'attività da solista dal 2004 che lo ha portato a realizzare diversi album ed Ep molto apprezzati dalla critica. Tra questi i recenti "È inutile parlare d'amore", premiato al Tenco e che vanta inoltre due eleganti collaborazioni con Brunori Sas e Neri Marcorè.
E proprio la sera prima della sua scomparsa era andata in onda la sua ultima apparizione televisiva, nello studio del programma "Via dei matti n.0" con Stefano Bollani e Valentina Cenni, di cui era stato ospite e protagonista.
"Paolo e io ci eravamo conosciuti trent'anni fa e avevamo continuato a vederci ai concerti degli Scisma prima, suoi dopo, per tutto questo tempo" spiega Giuliano Lott, condividendo uno scatto che lo ritrae nel penultimo incontro con l'artista.
"Era passato a trovarmi in negozio quando era ospite del Wired Next Fest e ci eravamo rivisti un mese fa a Isola della Scala al suo concerto, nell'aftershow avevamo scherzato a lungo, come sempre" dice Lott, che conclude: "C'era anche l'idea di fare un suo showcase acustico qui in negozio, idea sua che poi con Marco Olivotto avevamo sbozzato come possibilità di organizzare un suo concerto vero e proprio a Rovereto, in primavera. Ora mi si affolla il cervello di ricordi e momenti passati con lui, ed è meglio che chiuda".
Per chi volesse salutare per l'ultima volta Paolo Benvegnù, viene comunicato dalla famiglia in una nota, fino alle 18:00 di giovedì 2 gennaio è stata allestita agli spedali Civili di Brescia in via Brognoli la camera ardente. Nelle prossime settimane seguirà una commemorazione laica nella zona di Perugia, di cui la sua famiglia darà notizia appena possibile.