In Germania si lavora al più grande recinto all'aperto per orsi (e lupi) d'Europa: ''Con Jurka e Dj3 abbiamo visto quanto soffrano la cattività. Per Jj4 un destino migliore''
A spiegarlo è lo stesso 'Alternativer Wolf- und Bärenpark Schwarzwald' il parco della Foresta Nera che ha già accolto in passato l'orsa Jurka e Dj3 (ribattezzata in Germania Isa). Per realizzare la struttura servono 1 milione di euro e il parco ha aperto la raccolta fondi. Poi un'analisi sul progetto Life Ursus che ha funzionato dal punto di vista scientifico (gli orsi possono essere reintrodotti) ma al momento non dal punto di vista politico (la popolazione non è stata educata alla convivenza)

TRENTO. ''Per rendere giustizia al bisogno di libertà di questi animali stiamo costruendo un recinto all'aperto appropriato per i loro standard comportamentali e con i più alti livelli di sicurezza. Jj4 sarà, così, ospitata lontana dai visitatori''. Per farlo serviranno circa 1 milione di euro. Dunque prima si dovranno reperire le risorse e completare le operazioni di realizzazione della struttura e poi, finalmente, l'orsa trentina potrà essere trasferita in un luogo certamente migliore di quello dove si trova attualmente, il Casteller.
A spiegarlo è lo stesso 'Alternativer Wolf- und Bärenpark Schwarzwald' il parco della Foresta Nera che ha già accolto in passato l'orsa Jurka e Dj3 (ribattezzata in Germania Isa) e pochi giorni fa ha annunciato il suo ok ad ospitare anche l'orsa che è stata protagonista dell'incidente costato la vita ad Andrea Papi. Il parco tedesco, però, forte anche proprio delle esperienze passate con gli orsi trentini ha deciso di realizzare una nuova area molto più ampia e a misura di plantigradi e grandi carnivori (si parla anche dei lupi). Quella che loro stessi definiscono ''il più grande recinto all'aperto d'Europa con elevati standard di sicurezza''.
''Purtroppo, il destino di JJ4 non può essere cambiato - spiegano -. Nonostante le migliori condizioni di cattività che le offriremo, questa soluzione è comunque un cattivo compromesso per lei, perché è stata privata della sua libertà per tutta la vita. Le esperienze con Jurka, la madre di JJ4, e Isa, la sorellastra, ci hanno mostrato quanto gli orsi selvatici soffrano per la cattività anche a distanza di anni. È quindi importante evitare queste situazioni in futuro ed esaminare esattamente come affrontare questi problemi nel modo più rispettoso per gli animali''. E in questo modo si cerca anche di rispondere alle associazioni animaliste che si erano lamentate con la Provincia di Trento sul perché non avesse scelto altre soluzioni per la sorte di Jj4 (era stato proposto un parco in Romania).
''Si poteva scegliere tra una sistemazione alternativa in un recinto di uno zoo o in un centro di protezione degli orsi in Romania, già densamente occupato. Dal punto di vista del benessere animale - spiegano ancora dal parco tedesco- entrambe le opzioni sarebbero state la punizione definitiva per l'orso selvatico. Dovevamo salvare JJ4 da questa situazione e, su richiesta delle autorità, ci siamo offerti di accogliere JJ4 nel nostro parco alternativo per lupi e orsi nella Foresta Nera''. Ma prima la realizzazione della struttura con il lancio alla raccolta fondi per reperire i finanziamenti. Un milione di euro i costi stimati (500mila euro per le fondamenta; 140mila per i lavori di sbancamento; 30mila euro per una funivia per materiali; 30mila euro per le recinzioni; 30mila euro per le tecnologie di sicurezza e monitoraggio) e qui la possibilità di aiutare il parco a realizzare la struttura con delle donazioni.

Quindi un'analisi del caso Jj4 e del progetto Life Ursus più in generale. Un successo dal punto di vista scientifico, un insuccesso, al momento, dal punto di vista politico per lo scarso lavoro fatto sulla popolazione trentina. Questa la sintesi elaborato dall'Alternativer Wolf- und Bärenpark Schwarzwald'.
Punti di forza:
Il progetto Life Ursus ha dimostrato che le popolazioni di orsi possono riprendersi. Dall'inizio del progetto nel 1999, la popolazione di 13 orsi è cresciuta fino a circa 100-120 animali, compresi i cuccioli, con un'area di distribuzione stimata di circa 41.217 km² (secondo il rapporto 2022).
Punti di debolezza:
Insufficiente e troppo tardiva educazione della popolazione a un comportamento corretto, le decisioni politiche sono fortemente orientate verso l'opinione degli elettori locali senza prevedere la protezione della specie.
Opportunità:
Nei vicini Paesi alpini del DACH (Germania, Austria, Svizzera), gli orsi trentini avrebbero la possibilità di insediarsi e quindi di ridurre la pressione sulla regione, a condizione di: educazione intensiva, misure di protezione complete, trasferimento o migrazione delle femmine.
Rischi:
Senza la possibilità di migrare e senza l'aumento della popolazione, aumenta la probabilità di situazioni di conflitto e di casi di giustizia fai da te. La pressione politica per l'adozione di misure volte a ridurre il numero di orsi è in aumento.