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Fuori uso le Tac al Santa Chiara, pazienti dirottati per le diagnosi più urgenti. L'Apss: "Evento raro". Tonina: "Grave che capiti al principale ospedale del Trentino"

Le due strumentazioni di base per la diagnostica a disposizione dell'ospedale di Trento sono fuori uso. Il dg dell'Apss, Antonio Ferro: "Già previsti gli interventi di riparazione". L'assessore Tonina: "Situazione che monitoriamo con attenzione, un evento grave"

Di Luca Andreazza e Giuseppe Fin - 29 dicembre 2024 - 21:00

TRENTO. Entrambe le Tac dell'ospedale Santa Chiara di Trento sono fuori uso. Una strumentazione di base per la diagnostica e fondamentale per la gestione dell'attività clinica.

 

"Si sono rotte nel giro di un giorno e mezzo", le parole di Antonio Ferro, direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. "Sono eventi molto rari ma che, purtroppo, possono capitare. E' stata allertata la manutenzione e chiaramente servono i pezzi di ricambio. Già domani sono previsti gli interventi che dovrebbe sistemare la questione e aggiustare una o entrambe le strumentazioni".

 

Il principale ospedale del Trentino si trova così costretto a dover trasferire i pazienti più gravi e più urgenti a Rovereto, Bolzano e Verona

 

"I pochi pazienti che necessitano di una Tac vengono dirottati prevalentemente a Rovereto - aggiunge Ferro - la lettura dei dati poi viene effettuata anche al Santa Chiara perché c'è un sistema circolare, questo tramite il servizio 118. Chiaramente sono eventi gravissimi e indipendenti da noi, un problema che capita raramente, ancor di più due rotture in poche ore e soprattutto durante le festività. E' previsto però un intervento nelle prossime ore".

 

La Tac, acronimo di Tomografia Assiale Computerizzata, è una tecnica diagnostica che sfrutta i raggi X per ottenere immagini dettagliate e tridimensionali di aree specifiche.

 

Un problema in regime "ordinario", ancora di più in questi giorni di festività caratterizzati anche da un grande afflusso di turisti sulle montagne e nelle città del territorio con conseguente aumento delle casistiche da affrontare per medici e infermieri, in particolare legati agli incidenti sulle piste da sci.

 

Negli scorsi giorni l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, proprio a questo proposito, ha rafforzato l'offerta e ha riattivato come per ogni stagione invernale gli ambulatori ortopedici traumatologici di Madonna di Campiglio e San Giovanni di Fassa. Sedi che operano in strettissima sinergia con i reparti specializzati a Tione e Cavalese.

 

In queste ore, però, l'organizzazione dell'Apss è messa sotto pressione anche dal guasto a entrambi i macchinari.

 

"Sono a conoscenza di questo problema e voglio approfondire la questione perché due Tac fuori uso è un evento anomalo. E' intenzione verificare anche i contratti di assistenza e di manutenzione per comprendere la situazione. Il servizio è garantito ma è un disagio, oltre che un costo, che riguarda il principale ospedale del Trentino", conclude l'assessore Mario Tonina.

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