Rientro a scuola, Bisesti ''Rinvio? Assolutamente no'' e sulle sospensioni dei docenti no vax spiega: ''Casi sporadici, non metteranno a rischio continuità didattica''
Per l'assessore all'Istruzione Mirko Bisesti non esiste una ipotesi slittamento del rientro a scuola fissato per il sette gennaio. Negli scorsi mesi i protocolli messi in campo proprio nel settore scuola in Trentino, spiega sempre l'assessore, hanno consentito di tenere sotto controllo la situazione : "Alla chiusura delle scuole per le festività natalizie avevamo meno dell'1% delle classi in quarantena”

TRENTO. “Nessun rinvio, questa ipotesi assolutamente non esiste”. Usa parole chiare l'assessore provinciale all'Istruzione, Mirko Bisesti, in merito alla ripartenza della scuola dopo le festività natalizie.
E' il tema su cui si sta discutendo proprio in queste ore anche a livello nazionale visto anche l'andamento dei contagi. Secondo fonti del governo, non ci sarà alcuno slittamento e le date di ripartenza delle scuole restano quelle previste dal calendario, tra il 7 e il 10 gennaio.
Nelle scorse ore, però, a far discutere è stata la proposta del governatore della Campania Vincenzo de Luca che vorrebbe posticipare di circa un mese il ritorno a scuola perché “consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un'altra spinta, e di sviluppare la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca" ha spiegato il governatore.
Una proposta che non viene condivisa dall'assessore provinciale Bisesti: “Dico assolutamente no a chi chiede di posticipare la ripartenza. In Trentino si torna a scuola il 7 gennaio come stabilito e da un controllo con il Dipartimento si ripartirà senza particolari problemi”.
Negli scorsi mesi i protocolli messi in campo proprio nel settore scuola in Trentino, spiega sempre l'assessore, hanno consentito di tenere sotto controllo la situazione contagi. “Un dato significato – continua – è che alla chiusura delle scuole per le festività natalizie avevamo meno dell'1% delle classi in quarantena”.
Il sistema scuola trentino, insomma, ha dimostrato si saper reggere la situazione pandemia degli ultimi mesi. “La scuola – prosegue Mirko Bisesti - è un luogo sicuro e ci sono protocolli che sono certamente rigidi ma sono serviti per garantire quello che è diventato per noi cosa importante e cioè garantire la didattica in presenza. Su questa strada andiamo avanti”.
La situazione del corpo docenti alla riapertura delle scuole non sembra preoccupare. Solo nei prossimi giorni si conoscerà il quadro delle sospensioni.
“Dopo il 15 dicembre è entrata in vigore l'obbligatorietà del vaccino – spiega l'assessore – e ora, nei primi giorni di ripartenza, potremo avere un quadro completo sulle situazioni che si tramuteranno in sospensioni. Dai feedback che abbiamo, sentendo anche i vari dirigenti che hanno la situazione quotidiana, siamo abbastanza tranquilli. Ci saranno sicuramente dei casi ma sono sporadici perché la maggioranza del corpo docente è vaccinato e queste permetterà che la continuità didattica non ne risenta”.
Tra i nodi da affrontare ci sarà anche quello delle mascherine. Per i trasporti è stabilito l'utilizzo della Ffp2. “Per le forniture se ne occupa la Protezione civile, ci fidiamo assolutamente e siamo tranquilli anche per quanto riguarda la fornitura per le scuole” ha concluso Bisesti.
Sul ritorno a scuola, nelle ultime ore, è intervenuto anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, esprimendo la propria contrarietà alla Dad. "Ha già dimostrato - ha spiegato - di non aiutare i nostri ragazzi, ma di penalizzarli e acutizzare il disagio sociale che stanno vivendo dall’inizio di questa pandemia".
L'auspicio da parte di Fugatti è che il Governo "non prenda in considerazione questa scelta perché nuocerebbe solo agli studenti e alle loro famiglie".