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“Il vaccino fatto a Trento è 'sparito' e ora ho due Green pass con due dosi”: la storia kafkiana del giornalista Fabrizio Goria tra Trentino e Piemonte

Il giornalista de La Stampa ha fatto pochi giorni fa la sua terza dose di vaccino, ma la seconda, ricevuta all'hub vaccinale di Trento Sud in estate, è 'sparita': "Le autorità sanitarie in Piemonte mi hanno detto che i dati non sono stati comunicati"

Di Filippo Schwachtje - 08 gennaio 2022 - 05:01

TRENTO. “Sinceramente non so di chi sia la responsabilità, se dell'Azienda sanitaria trentina o di quella piemontese, quel che è certo però è che la mia seconda dose è andata 'persa': a Torino dicono che da Trento non è arrivata la comunicazione e al momento non è chiaro come risolvere la questione”. A raccontare a il Dolomiti la sua vicenda ai limiti del kafkiano è il giornalista de La Stampa Fabrizio Goria che, dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino in Trentino quest'estate, a pochi giorni dalla terza somministrazione nel capoluogo piemontese ora si trova con una dose 'mancante'.

 

“Al momento ho due Green pass – spiega Goria – entrambi validi ed entrambi con la dicitura 'dose 2/2': in poche parole è come se la mia terza dose fosse stata conteggiata come seconda”. A quanto pare la problematica alla base della situazione di Goria sarebbe una mancanza di comunicazione fra i territori interessati, la Provincia di Trento e la Regione Piemonte. “Il 28 giugno scorso ho fatto la prima dose a Torino – spiega il giornalista de La Stampa – la seconda però, visto che mia moglie è trentina e in quel momento ero in smart working a Trento, l'ho fatta all'hub di San Vincenzo il 26 luglio. A quel punto ho potuto scaricare il mio Green pass (funzionante), ma evidentemente c'è stato qualche problema nella comunicazione dell'avvenuta vaccinazione”.

 

Un problema emerso qualche mese dopo quando, il 5 gennaio 2022, Goria ha ricevuto la sua terza dose a Torino. “Dopo aver scaricato il nuovo Green pass ed aver visto che riportava solo due dosi e non tre – spiega – ho chiesto spiegazioni e le autorità sanitarie in Piemonte hanno specificato che la mia seconda vaccinazione non era mai stata comunicata dall'Azienda sanitaria trentina”. Per precauzione Goria aveva anche conservato il certificato consegnatoli all'hub vaccinale trentino il 26 luglio, ma le autorità sanitarie piemontesi hanno sottolineato che deve essere il Trentino a comunicare quei dati: “Tecnicamente a questo punto – scherza il giornalista – fra quattro mesi potrei fare una quarta dose”.

 

Al di là dell'ironia però, dice Goria: “ È un problema enorme dal punto di vista burocratico che esistano ancora certi 'buchi'. Attualmente mi sento un paria: ho fatto tutto quello che dovevo giustamente fare come cittadino e come persona che crede nella scienza, eppure sono finito in una situazione kafkiana dalla quale ora non so come uscire”. Per cercare una soluzione il giornalista ha provato a contattare l'Apss ma “dopo avermi risposto dal centralino - conclude Goria - mi hanno detto di contattare il numero Covid-19 e prendere la linea è impossibile. D'altra parte è comprensibile ci siano dei ritardi, viste soprattutto le difficoltà portate da questa nuova ondata e il carico di lavoro sulle spalle del personale, ciò che è incomprensibile però è che ancora oggi a livello burocratico si verifichino problematiche del genere". 

 

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