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Dal Covid non si trovano alloggi per gli universitari a Trento, la Fimaa: ''Servirebbero il triplo degli appartamenti e le richieste continuano ad arrivare''

Anche il presidente per il Trentino della Federazione italiana mediatori agenti d'affari, che opera proprio nel capoluogo, dice la sua sulla situazione che si è venuta a creare a Trento per gli alloggi per gli universitari: “Da quando è arrivata la certezza delle lezioni in presenza è scattata la corsa all'immobile”

Di Filippo Schwachtje - 08 ottobre 2021 - 09:36

TRENTO. “A livello di federazione in Provincia tutti quanti lamentano una mancanza di immobili rispetto alla grande domanda arrivata per quest'anno, per quanto mi riguarda a livello personale avremo avuto bisogno del triplo degli appartamenti per far fronte alle richieste degli studenti”. A parlare è Severino Rigotti, presidente in Trentino della Federazione italiana mediatori agenti d'affari, che opera proprio nel capoluogo: “Da quando è arrivata la certezza che le lezioni all'Università si sarebbero tenute in presenza è scattata la corsa all'immobile”.

 

Una corsa che vede in sostanza migliaia di studenti da fuori Provincia (l'ateneo di Trento è primo in Italia per quanto riguarda l'attrattività, visto che su 17mila studenti si stima che il 65% arrivi da fuori) cercare di accaparrarsi i pochi alloggi disponibili in città. La situazione è stata resa poi ancora più difficile dal fatto che molti universitari, rientrando a casa a causa della pandemia, hanno deciso di lasciare gli appartamenti che sono stati poi riconvertiti dai proprietari e dati in affitto a famiglie o lavoratori (Qui Articolo).

 

“Con la pandemia il calo nel mercato degli alloggi universitari è stato circa del 30% - dice Rigotti – una flessione importante ma che se rapportata alla situazione emergenziale vissuta non è certo enorme”. Molti studenti infatti, spiega il presidente Fimaa “hanno tenuto l'appartamento nell'incertezza di un'eventuale ripresa delle lezioni in presenza. In generale pensavamo fosse andata peggio”.

 

Ora però, con la ripresa delle lezioni al 100% in presenza anche all'Università di Trento “le richieste sono arrivate in gran numero, e continuano ad arrivare” spiega Rigotti. Una situazione anomala a ottobre inoltrato, periodo in cui normalmente gli studenti si sono già organizzati a livello abitativo per poter seguire le lezioni. I 1.150 posti di Opera universitaria sono già tutti occupati e mentre alcuni studenti o studentesse per poter frequentare in presenza sono rimasti anche per settimane in bed&breakfast, altri hanno ripiegato cercando un posto letto a Rovereto.

 

“Quest'anno gli universitari non hanno potuto scegliere – sottolinea Rigotti – i più fortunati che sono riusciti a trovare un posto dove dormire hanno dovuto accettare quello che c'era. Personalmente avrei dovuto avere a disposizione il triplo degli appartamenti per poter soddisfare la richiesta di quest'anno, ma anche a livello di federazione tutti lamentano una generale mancanza di immobili rispetto alla domanda”.

 

In poche parole: non ci sono più alloggi da affittare ma le domande per appartamenti nel capoluogo continuano ad arrivare. Tra le problematiche citate dal presidente di Fimaa Trentino, già segnalate peraltro anche da Opera universitaria, quella della pubblicazione delle graduatorie per il test d'ingresso a medicina (arrivate soltanto il 28 di agosto) che hanno portato un certo numero di studenti a cercare casa molto in ritardo rispetto agli altri e con scarse possibilità di trovare un alloggio.

 

“In questo momento non ci sono molte soluzioni – dice Andrea Agostini, dell'Agenzia obiettivo casa di Trento – per alcuni studenti la situazione è disperata e tanti sono costretti a scegliere alloggi anche al di fuori di Trento. L'arrivo della pandemia ha influito sul mercato immobiliare proprio perché nessun proprietario può tenere il proprio alloggio sfitto e sono molti quelli che hanno deciso di affittare a famiglie o lavoratori. Quest'anno il problema principale è stato che tutti gli studenti iscritti sono tornati in città simultaneamente ma l'offerta di appartamenti non è aumentata.

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