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Alla Milano Fashion Week sfila la "donna" Max Mara. "Trionfante e inarrestabile è come una regina"

Achille Maramotti fondò Max Mara pensando alle “mogli dei notai e dei dottori”. Ottima scelta. Perché quelle donne, forti e determinate, si sarebbero affermate nel mondo del lavoro. E Max Mara è sempre stata al loro fianco
DAL BLOG
Di Marco Consoli - 25 febbraio 2021

Figura poliedrica , tra le tante cose è produttore discografico e di eventi, attore, fotomodello, influencer

Una fanfara, un rullo di tamburi, una parata, un giubileo, un’incoronazione. Trionfante e inarrestabile mentre avanza lungo le strade in festa, tra bandiere sventolanti, la donna Max Mara è come una regina.

 

Ne ha fatta di strada dal 1951. Achille Maramotti fondò Max Mara pensando alle “mogli dei notai e dei dottori”. Ottima scelta. Perché quelle donne, forti e determinate, si sarebbero affermate nel mondo del lavoro. E Max Mara è sempre stata al loro fianco.

 

Stile britannico e accento italiano. Autentico, a tratti eccentrico, è sin dagli esordi un tema ricorrente di Max Mara e lo è anche per questa Anniversary Collection. La giovane regina di Max Mara porta in città i profumi della selvaggia e ventosa brughiera. Facile immaginarla tra le aspre atmosfere di quel paesaggio, al galoppo o in cammino, accompagnata dai suoi fidati cani.

 

Oppure al volante di un fuoristrada, o intenta a ripa- rare un motore, o ancora ai comandi di un elicottero, perfettamente a suo agio. È quel tipo di donna capace di far fronte a qualsiasi avvenimento con saggezza e fascino discreto.

Immancabili, i nuovi bomber oversize di Max Mara da indossare sopra ogni look, giacche “thornproof” in alpaca morbidissima con tasche utility. Il cammello, tessuto simbolo del brand, è declinato in giacche trapuntate. Si indossano con kilt, calze spesse e scarpe resistenti. A completare il look, impeccabili tailleur in tattersall a scacchi, i tartan grafici, le maglie oversize a lavorazione aran, le toppe in velluto e gli eleganti jabot in organza.

 

Il “tesoro della corona” è, naturalmente, il suo cappotto Max Mara. In caldo cammello, è il capo che rappresenta l’armonia assoluta tra volumi, proporzioni, equilibrio e dettagli.

Come descrivere questi settant’anni di ascesa fino all’apice? Emozionanti, inebrianti, epici? Tutti aggettivi azzeccati, certo. Ma la sorprendente grafica pubblicitaria commissionata da Max Mara nel suo primo decennio li sintetizza al meglio in un unico, semplice carattere: un punto esclamativo.

 

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