Dai giochi di Cleopatra, ai tempi moderni: Quando con il gioco è più facile imparare


Un’attenzione particolare è rivolta al mondo dell’infanzia, dei bambini e degli adolescenti. Uno spazio importante è dedicato agli argomenti più delicati come la separazione, l'adozione e a tematiche sociali
I giochi da tavolo hanno una lunga storia, forse anche più della scrittura. É probabile che già Cleopatra giocasse a un gioco chiamato “Senet”, del quale si trovano testimonianze nelle tombe egizie, a riprova che il gioco è insito nell’uomo non solo come passatempo, ma come vero e proprio esercizio di abilità. Secondo molti studi, infatti, giocare non serve solo a divertirsi, ma è anche il miglior modo per conoscersi, confrontarsi, crescere insieme agli altri. Nessuna attività è in grado di motivare all’azione in maniera così forte come il gioco. E possiamo addirittura modificare il funzionamento del nostro cervello… giocando!
Sta tutto nella scelta del gioco giusto, quello cioè in grado di stimolare l’insieme dei processi mentali che supervisionano i nostri pensieri, i nostri comportamenti e le nostre azioni, ossia le cosiddette funzioni esecutive. «Le funzioni esecutive sono come tanti gnometti – ci spiega Gianluca Daffi, esperto di psicologia dell’età evolutiva e autore per Erickson della collana Giocare per crescere – che all’interno del nostro cervello lavorano tutti assieme per aiutarci nel portare a termine qualsiasi compito con il quale dobbiamo quotidianamente confrontarci».
Perché allora non utilizzare il gioco come modalità per apprendere, per potenziare le proprie abilità, per trovare e condividere strategie, e trasformare la casa e la classe in un ambiente ludico sereno e rassicurante, dove è consentito sbagliare… anzi dove si impara proprio dall’errore? Proprio con questo intento sono stati ideati i tre appuntamenti del ciclo “Gioco, insegno, imparo”: tre incontri per riappropriarsi del piacere del gioco e cominciare a vivere l’esperienza di apprendimento come gradevole, divertente e coinvolgente.
“Gioco, insegno, imparo” comincerà sabato 28 ottobre con Desiree Rossi, che parlerà di come è possibile sviluppare i prerequisiti con un gioco semplice e divertente come “Tablotto”. Nel secondo incontro, sabato 11 novembre, con Flavio Fogarolo si scoprirà quanto può essere divertente imparare l’italiano e la matematica con il gioco giusto. Nel terzo e ultimo incontro, sabato 18 novembre, ci sarà occasione di divertirsi con i giochi della serie “Giocare per crescere” ideati da Gianluca Daffi, capendo come sostenere e sviluppare le funzioni esecutive attraverso il gioco.
Per chiudere alla grande “Il mese del gioco”, La Libreria Erickson organizza una giornata completamente dedicata al divertimento: “Oggi si gioca!”. Sabato 25 novembre tutti i bambini dai 4 ai 10 anni potranno provare insieme ai loro genitori tantissimi giochi da tavolo divertenti e intelligenti. Tutti gli eventi organizzati dalla Libreria Erickson sono gratuiti, fino a esaurimento dei posti disponibili. Si consiglia di prenotare chiamando lo 0461-993963.
di Silvia Martinelli