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La potenza del musical, il melodramma, il gangster movie e una narrazione incalzante: Emilia Perez è un film unico e travolgente

DAL BLOG
Di Barbara Mastronardi - 19 gennaio 2025

 Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie.

Travolgente. Unico. Un fiume impetuoso di gioia, amore, dolore, morte e redenzione. Emilia Perez.

 

Il settantaduenne Jacques Arnaud ci ha regalato una grande, fantastica pellicola. Al Festival di Cannes 2024 ha ricevuto nove minuti di standing ovation e diversi riconoscimenti, è stato anche selezionato per gli Oscar 2025 come miglior film straniero ed è 5 in classifica al box office. E tanto altro ancora. Meritatamente.

 

E' tratto da un libretto teatrale scritto dallo stesso Arnaud che aveva a sua volta creato quella stesura dal romanzo Écoute di Boris Razon

 

Si fondono, amalgamati in modo egregio, la potenza del musical, il melodramma, il gangster movie e ha una narrazione incalzante e serrata dove tutto è al posto giusto e tutto si incastra alla perfezione.

 

Ne scaturisce la storia di una terra tormentata, il Messico, con tutte le sue sfaccettature, dalle più tremende alle più suggestive, narrate attraverso le parole delle canzoni.

 

Quattro figure carismatiche dominano l'intricata vicenda, che si snoda incalzante, senza tregua, quattro grandi attrici, Zoe Saldana, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez e Adriana Paz, che si contendono la palma per la migliore e più intensa interpretazione.

 

Ogni sentimento, il più disparato e potente, viene analizzato e descritto con grande empatia. Finisci, inevitabilmente, per immedesimarti e soffrire e gioire ascoltando la musica, che di per sé è vita, ma qui diventa poesia.

 

Un sottile filo di pathos e dramma accompagna ogni personaggio, plasma le loro anime e di chi li sta guardando. La cosa che più colpisce, la botta nello stomaco, è la potente introspezione psicologica dei suoi protagonisti, che sono vivi, fallaci e fragili. Amano, odiano, sono tristi e felici in una sorta di redenzione emotiva che li rende quanto mai veri e reali. Il che è molto strano e originale, vista la particolarità della vicenda.

 

Un film che soprattutto fa riflettere, mette in risalto come l'animo umano sia in perenne tempesta, nella continua ricerca della felicità, vista come una chimera.

 

Ed è disposto a tutto pur di cercare di raggiungerla. Emerge, da sovrano, il grande potere della redenzione, che si mostra in tutta la sua potente umanità. E in tutto il suo dolore. E quando esci, per qualche strano sortilegio, ti senti una persona migliore. "Se il corpo cambia, cambia l'anima. Se l'anima cambia, cambia la cultura. Se la cultura cambia, cambia la società".

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