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"Nella mente del lupo" per raccontare la coesistenza fra grandi carnivori e umani: il video "empatico" al Muse per accogliere la natura tra suoni e rumori

DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 06 novembre 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Viva il lupo! Al Muse di Trento, “Nella mente del lupo. Un’esperienza immersiva per raccontare la coesistenza”, ci porta a ragionare cambiando i punti di vista. Una mostra realizzata all’interno del Progetto Life Wolf Alps Eu di cui il Muse è partner e coordinatore della comunicazione. Sulle Alpi è possibile convivere fra animali carnivori e persone.

 

Curatrici e curatori Carlo Maiolino, Osvaldo Negra, Alessandra Pallaveri e Laura Scillitani, uniti dal desiderio di sperimentare anche per le scienze naturali, una modalità già utilizzata nel mondo dell’arte. Infatti il video empatico proposto è girato tutto in soggettiva mettendo in evidenza il punto di vista del lupo in dispersione, cosa prova quando corre nei boschi, che strategie adotta per sfuggire ai pericoli, come si muove vicino alle macchine, oppure quando passano persone.

 

Un allestimento essenziale per accogliere la natura che si rivela tra suoni e rumori e lascia una scia di armonica convivenza. Si entra in un ambiente buio di circa 30 metri quadrati, lo schermo è avvolgente, la storia è ambientata e girata in Trentino. La troupe ha lavorato con ricercatori e comunicatori del progetto. Un apposito adattamento di camere ed ottiche ci accoglie con quattro videoproiettori ad alta risoluzione.

 

Si viaggia dentro la mente del lupo in una giornata qualsiasi. Il progetto è europeo e riunisce venti partner in Italia, Slovenia, Francia e Austria. Lo scopo è migliorare la coesistenza tra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi e nelle nuove aree di presenza a bassa quota per garantire la conservazione a lungo termine del lupo sulle Alpi e lungo il corridoio Appenninico.

 

Il dialogo all’incontro al Muse il 4 novembre, con il Professor Luigi Boltani, fondatore e Presidente dell’Istituto di Ecologia Applicata di Roma e Chief Executive della Foundation Segrè a Ginevra, componente del comitato scientifico del Museo, professore emerito presso La Sapienza, ha messo in luce i suoi interessi scientifici principali: l’ecologia sociale dei grandi carnivori ed in particolare del lupo. L’incontro ha evidenziato il ritorno del lupo sul territorio nazionale ( nel 2020/2021 si arriva a 3.300 esemplari ) analizzando i diversi sentimenti che l’animale smuove, perché si può coesistere se si conosce.

 

Nel 2023 “Nella mente del lupo” verrà proposta in Lombardia e Piemonte. La mostra, aperta al Muse fino al 19 febbraio, sarà fonte di attività collaterali capaci di trasmettere e approfondire i temi affrontati con modalità nuove.  Due appuntamenti programmati: 29 novembre ore 20.30 Lessinia Bolf, un progetto multimediale per i dieci anni del ritorno del lupo in Lessinia; 26 gennaio 2023 ore 20.30, un click di sera- Bruno D’Amicis “Quel che ho imparato dal lupo”.

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