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| 19 giu 2022 | 16:08

La performer, regista e coreografa Chiara Bersani accende il cielo di Centrale Fies

DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 19 giugno 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

La notte è stellata come un vestito di pailettes. In scena “L’Animale” con Chiara Bersani.

 

Siamo nei luoghi  storici della Centrale di Fies, in Turbina 1, il 17 e 18 giugno. E Chiara è una performer, regista e coreografa piacentina che s’immerge nell’oscurità della notte della mente per osservarla nel suo profondo. Ha saputo fare della sua disabilità un simbolo di libertà creativa.

 

I suoi sinuosi movimenti delle braccia sono ali, la sua voce un lamento, che cresce e si espande per divenire canto melodioso. Segni di una presenza consolidata nel mondo della performance italiana.

 

Chiara ha vinto nel 2018 il Premio Ubu, più importante riconoscimento teatrale in Italia, come miglior nuova attrice/performer under 35, confermando la sua ricerca sul concetto di Corpo Politico.

 

Giochi di parole fra anima e animale per affermare la propria presenza. Gli animali hanno un’anima. L’anima animale di Chiara, il suo studio profondo, su di se e sulle sue azioni, trasmette la sua instancabile ricerca di nuovi linguaggi.

 

Lunghissimi applausi finali per una performer in continua evoluzione. Chiara Bersani è artista sostenuta dal circuito Apap-Advancing performing arti project - Feminist Future fino al 2024.

 

Il 19 giugno Muna Mussie, artista eritrea, con “Curva cieca” versione con audio descrizione a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello alle Mezzelune.

 

La performance continua con la tre giorni 17- 18 - 19 giugno Centrale Fies che ritorna l’1, il 2, il 3 luglio con altri spettacoli e interessanti performer come Philips Quesne e “Farm Fatale”, venerdì 1 luglio.

 

Gli spazi della Centrale Fies accolgono la mostra collettiva Kas legata alla relazione tra gli oggetti e le loro attivazioni. Interessante il quadro metafisico dell’ex farmacista di Dro Alfeno Liboni, che riprende la chiesa del paese con vicino un masso a testimoniare la presenza delle Marocche e dei reperti archeologici trovati  durante la costruzione della centrale idroelettrica. Espongono altri artisti come Alessandra Ferrini, Giulia Damiani e Le Nemesiache. Curatori Simone Frangi e Barbara Boninsegna. Curatrice esecutiva Maria Chemello (Qui info e prenotazioni).

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