Il film "Berlinguer. la grande ambizione" ripercorre i momenti salienti di un'Italia popolare e "Eppure il vento soffia ancora" avvolge l'atmosfera di un preciso momento storico


Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Eppure il vento soffia ancora. Nel film ”Berlinguer. La grande ambizione” del regista Andrea Segre la canzone “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli avvolge l’atmosfera del preciso periodo storico.
Dopo quarant’anni dalla sua morte Enrico Berlinguer rilancia la sua autorevolezza con la mirabile regia e lo sguardo, l’entusiasmo della magistrale interpretazione di Elio Germano (emoziona pure la sua pronuncia sarda).
Un uomo solitario, di mare (Stintino è la sua isola felice) non ama parlare in pubblico, ma acclamato dalla folla; un marito amorevole con una moglie, Letizia Laurenti, che non avrebbe voluto sposare un segretario di partito; un padre di quattro figli che lo adorano (Biancamaria, nota giornalista e conduttrice televisiva, Maria Stella, Marco e Laura).
Il personale è politico per lui; i figli devono sapere dove potrebbero portare le scelte politiche del padre in questo complicato e violento momento storico, gli anni Settanta.
L’intesa con Aldo Moro, il suo drammatico rapimento (il 16 marzo 1978 quando il nuovo governo guidato da Giulio Andreotti stava per essere presentato in Parlamento) e la tragica morte, segneranno la vita di Berlinguer, già scossa nel1973 nel viaggio a Sofia, con l’attentato bulgaro alla macchina in cui viaggiava, la morte del traduttore ed il suo ferimento.
Il compromesso storico è l’unica via possibile per giungere ad una società socialista in democrazia, nell’Italia dal 1973 al 1978, pensa il segretario del Partito Comunista Italiano.
Un lavoro accurato di ricerca dettagliata quella di Segre, dove il materiale d’archivio con il montaggio di Jacopo Quadri si mischia alla messa in scena creando empatia con le immagini di repertorio e la finzione scenica; la colonna sonora di Iosonouncane - pseudonimo del cantautore Jacopo Incani - sottolinea la storia e la rende fluida.
Un film educativo dove si percorrono i momenti salienti dell’Italia popolare; sono milioni in piazza per difendere i propri diritti contro le diseguaglianze. Il film di Segre diventa un documento storico da mettere nelle mani dei giovani, nelle scuole, per capire il presente.
Un viaggio nella classe operaia, compatta in corteo che canta “L’Internazionale”. Di riflesso l’avvocato Gianni Agnelli esprime il suo radicale dissenso nei confronti della politica del Pci di Berlinguer.
“…E’ un pezzo di storia che credo sia importante recuperare, sia restituendone la memoria, sia restituendone quegli aspetti di connessione con l’attualità di oggi…” dice il regista.
Il film presentato alla 19esima Festa del Cinema di Roma ed Elio Germano è stato premiato come miglior attore.
“Berlinguer - La grande ambizione” è nelle sale dal 31 ottobre.