Centrale Fies tra riflessione e azione, una raccolta di testimonianze e immagine per raccontare le iniziative

Riflessione e azione. Prima il magazine poi la performance. Centrale Fies si ferma a riflettere con la pubblicazione per ora limitata di un magazine, senza nome ma con una frase ispirante in copertina (Qui per informazioni e prenotazioni).

Presentato alla libreria Due Punti di Trento in San Martino, il fascicolo è una raccolta di testimonianze ed immagini in cui si spiegano le tappe che lo staff consolidato di Centrale ha realizzato 2022/2023.

Terzo week end di programmazione estiva, "Enduring Love"; il nuovo magazine annuale è “Tell Mum The Spell Worked”.  Ognuno con le proprie mansioni, dai co-found  Dino Sommadossi a Barbara Boninsegna, a Virginia Sommadossi, a Silvia De March, a Filippo Andreatta, a Elisa Bertò.

Un lavoro in cui la formula festival ha lasciato spazio a momenti di condivisione pubblica. Una fitta rete di relazioni, progetti e lunghi periodi di residenza.

Dal 2020, in Centrale approcci diversi, documentati nel magazine con interventi dei curatori, con foto con presentazione di chi lavora per rendere sempre più attraente e stimolante il progetto. Per le arti performative infatti oltre a Barbara lavorano Simone Frangi, Claudia D’Alonzo, Filippo Andreatta, Mackda Magada Ghebremariam Tesfaù, Justin Randolph Thompson, Denis Isaia.

Una pratica co-curatela, a Dro, documentata e sperimentata con numerosi artisti formatisi in Centrale, poi apprezzati e premiati. Progetti, la Collezione Fies, Performing Arts Projects, Feminist Futures, Mali Weil e Agitu Ideo Gudeta Fellowship, terza edizione.

Interessante l’intervento di Dino Sommadossi nel magazine su “Residenze artistiche in terre di confine”. Senza abbandonare l’azione, il 21 settembre ripartono gli spettacoli con le stesse modalità di pagamento, “Pay as you want".

Da giovedì 21 a sabato 23 settembre ”Enduring Love” con Anagoor, Alessandro Sciarroni, Sotterraneo, Collettivo Cinetico, solo alcuni.